Doccia-gate, risibile risposta dello staff di Conte: c’è un complotto per non fargli fare pipì…

24 Nov 2019 11:53 - di Redazione
prescrizione

Seconda puntata del doccia-gate di Conte. C’è una risibile risposta dello staff di Palazzo Chigi. I lavori nell’appartameno  privato di Conte dentro palazzo Chigi erano “indilazionabili”. E sono stati sbloccati dallo Conte a dispetto della “perfidia” dei suoi predecessori.

Ecco quanto ne scrive oggi Franco Bechis su “Il Tempo”. I lavori sono costati quasi 22mila euro. «Quella doccia tipo Jacuzzi evidentemente crea imbarazzo al presidente del Consiglio».  Quindi ha lanciato subito la palla in tribuna.  «È colpa dei governi precedenti». «Il poveretto ha semplicemente “acconsentito” alla posa di quella maledetta doccia. E a tutti i lavori nell’appartamento privato. Solo che noi abbiamo la dichiarazione dei premier precedenti. Che assicurano di non sapere nulla di quei lavori. Né di averli mai predisposti». E ci sono anche le fatture che inchiodano Conte.

Bechis lo ha fatto presente  Palazzo Chigi. «Ci è arrivata una integrazione al comunicato».  Che cambia ancora una volta la versione dei fatti. «La riassumo così, perché è assai grave. Iniziati i lavori nell’appartamento sempre per disposizione dei precedenti premier, il povero Conte è restato senza un posto degno di questo nome in cui espletare i suoi bisogni. Quasi un complotto. I perfidi premier precedenti con queste scelte stavano. Impedendo al loro successore una serena minzione. Hanno nei fatti impedito a Conte di fare pipì. Come non condividere questo dramma del premier?(…) Capirete il potere di ricatto che avrebbero avuto gli infingardi». E allora non c’era proprio altra soluzione.«Per esigenze del presidente del Consiglio è stato requisito un bagno della plebe.E immediatamente ristrutturato per non contaminarsi. Ma in  quel bagno c’erano solo un lavandino, un water e un bidet».  Ecco allora l’arrivo di un box doccia prefabbricato da installare lì alla bisogna. «Quello con gli otto getti di idromassagio». «Un solo consiglio: 3 mila euro per una doccia temporanea removibile, sia pure con idromassaggio, sono tantini. Se lei davvero è l’avvocato del popolo, lo faccia spendere un po’ meno. Si trovano on line docce idromassaggio più confortevoli della sua a un quinto del prezzo pagato. E l’avesse comprata questa settimana, avrebbe pure beneficato degli sconti straordinari del Black Friday…».

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *