Cacciari nuovo suggeritore di Grillo. Singolari sintonie nelle dichiarazioni del filosolo e del comico

23 Nov 2019 19:30 - di Redazione

Massimo Cacciari nuovo suggeritore di Beppe Grillo? È la tesi adombrata da Affaritaliani. «Fanno impressione -si legge sul quotidianoon line- i termini chiave usati a pochissime ore di distanza dal filosofo Massimo Cacciari e dal leader Beppe Grillo»  In due interventi separati parlano di “nuovi rapporti tra Pd e M5S”.  “Crisi”, “Caos”, “Mettere in campo delle idee”, “nuovi progetti con il Pd”. “Un filo di congiunzione così netto, giocato su parole d’ordine identiche. Da far sembrare Cacciari veneziano il nuovo suggeritore del Movimento 5 Stelle. Colui che detta la linea più del garante. Forse in assenza di idee”.

Ieri sera a Otto e mezzo, il filosofo ha spiegato perché il Pd non deve  e demonizzare i 5 Stelle. Che sono in “grande crisi”. Ma rappresentano un argine al disagio sociale. E grazie a loro non si va verso la deriva della destra estrema. Per Cacciari  la destra estrema non è Salvini. “Ma quel pericolo che il modo di operare del leader leghista, che indebolisce la democrazia, fa correre al nostro Paese”.

I 5 stelle hanno il merito di aver arginato le frange estreme che pulsano nella società. «Secondo Cacciari il Pd “doveva inventarsi” qualcosa per avere un rapporto con i 5 Stelle. “Il Pd doveva parlare a chi ha votato 5 Stelle,  non ai Di Maio e company, per recuperare i propri voti migrati verso il movimento di Grillo. Invece li hanno addirittura demonizzati. Ora si ritrovano insieme in un governo. Ma senza un programma politico che possa mettere in campo delle idee, per questo va trovato un nuovo rapporto tra le due forze politiche. Infatti il filosofo spiega che rompere questo rapporto con i 5 Stelle sarebbe un disastro per tutti perché aprirebbe alle frange estreme che esistono nella nostra società. Bisogna invece guardare a un nuovo tipo di accordo e programma per il Paese”».

«Puntuale come un orologio svizzero arriva oggi una dichiarazione video di Beppe Grillo. “E’ un momento di caos. Ma il caos è nella nostra natura, la natura dell’uomo”. Un caos creativo. E poi un elogio a quanto Pd e M5S stanno facendo, “le tasse, che è la politica, servono a orientare il Paese verso qualche cosa”. E un invito: “Non rompete perché sennò ci rimettiamo tutti”. Stesso registro di Cacciari.E ancora: “Avete scelto questa votazione in Emilia Romagna, ci andiamo per beneficenza, come dai un euro a uno così per qualsiasi cosa, ci puoi dare un piccolo voto per beneficienza a noi? Che magari facciamo da tramite tra una destra che arriva un po’ pericolosetta e una sinistra che si deve formare anche lì. Quando parlo di progetti insieme con la sinistra parlo di progetti alti, bellissimi».

 

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • alessandro decclesis 24 Novembre 2019

    Certo che non poteva venire l’idea dal comico/buffone, (non ne ha le capacità), ma sono sorpreso che Cacciari possa dare dei consigli alle comparse grilline che anche lui le ha sempre disprezzate, evidentemente è convinto che la Lega e FDI possano vincere le elezioni, così visto che il Zingaretti non segue il suo consiglio, cerca di mantenere questo governiccio più a lungo possibile dando questi consigli.
    Ma vi rendete, (pd/5s), conto che prima o poi il “furbino/Foggiano” crolla, siete finiti, siate dignitosi a dimettervi prima che vi cacciano gli ITALIANI.grazie

  • maurizio pinna 24 Novembre 2019

    Inquietante che “a dettare le regole” nelle TV comuniste e, probabilmente nei salotti radical siano , ultimamente , personaggi come Massimo Cacciari, laddove, disinvoltamente, come fa la sinistra quando si tratta dei suoi adepti, ci si dimentica che militò nello SM di “Potere Operaio”, non proprio un’opera pia, assieme a compagni del calibro del professor Tony Negri, Valerio Morucci e Oreste Scalzone. Ma come, sanno tutto del fascismo e si dimenticano che Potere Operaio divenne poi Autonomia operaia. Si stracciano le vesti per le brigate nere e dimenticano la Brigata XXII Marzo. Sono i i cattivi maestri che da decenni, con la colpevole complicità del mondo sinistro e del giustizialismo rosso , continuano a mantenere vivo ed a diffondere, ora come allora, l’odio militante contro chi non accetta il pensiero unico.