Bonafede ha fretta per la riforma che entrerà in vigore solo nel 2024…

10 Nov 2019 8:59 - di Alberto Mariani
prescrizione

Straordinario Bonafede. Il guardasigilli ha fretta sulla prescrizione e chiede di non bloccare una riforma che avrà i suoi effetti – lo dice lui – non prima del 2024…. E allora dove corri, buonuomo?

“Sulla giustizia il Pd non si comporti come la Lega che ha fatto di tutto per bloccare la mia riforma, mentre insieme possiamo scriverne una veramente rivoluzionaria”. Così in una intervista a Repubblica Alfonso Bonafede. Che non vede una crisi di leadership per Di Maio e sull’Ilva dichiara “ho piena fiducia in Conte e Patuanelli”.

Bonafede avvisa il Pd

La riforma “è già pronta da un mese, l’ho inviata a tutte le forze politiche che si sono prese il tempo, anche un po’ troppo in verità, per analizzarla. Ora i cittadini non possono più aspettare. È il momento di partire senza tentennamenti“, afferma Bonafede.
“È scritta. È pronta – sottolinea – E mi aspetto correttezza da parte della maggioranza, come c’è stata in altri settori. Se invece qualcuno cercasse di perdere tempo finirebbe con lo stesso giochetto della Lega, che ha fatto di tutto per bloccare la riforma, fino al punto di andare a una crisi di governo. Dalla Lega, da sempre vicina all’idea berlusconiana della giustizia, me lo aspetto, ma dal Pd e dal centrosinistra no”. Sulla prescrizione, il ministro della Giustizia chiarisce: “il primo gennaio non ci sarà nessuna apocalisse per via dell’entrata in vigore della nuova prescrizione. I primi effetti processuali non si avranno prima del 2024”.

Avvocatura ignorata

Peccato che l’avvocatura italiana la pensi esattamente al contrario. In pratica, gli addetti ai lavori sono ignorati dal ministro.

Per quanto riguarda le intercettazioni “il dialogo anche qui è partito – assicura Bonafede – Non si toccano le intercettazioni come strumento di indagine. Stiamo discutendo di come gestire le conversazioni già registrate. Confido che raggiungeremo un punto di equilibrio tra il diritto alla difesa, alla privacy, alla riuscita delle indagini”.

Commenti

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  • Giuseppe Forconi 10 Novembre 2019

    Ecco, questa e’ la classica cerasa sulla torta, ci mancava anche un bonafede per ingarbugliare e strozzare quel poco di liberta’ che ancora c’e’ in Italia. Certo che la sinistra non ci dorme di notte per rovinare questo Paese.