Attentato sul London Bridge, Johnson contro il sistema di rilascio automatico: «Non funziona!»
London Bridge, il giorno dopo. Boris Johnson non ci sta e va all’attacco. Il primo ministro britannico critica il sistema di rilascio automatico. Quello in virtù del quale l’attentatore di London Bridge, Usman Khan, si trovava in libertà vigilata. Libero perciò di mettere a punto il suo disegno terroristico. “Questa persona era fuori dopo aver scontato metà della sua condanna”, ha notato Johnson. In visita al luogo dell’attentato ha quindi spiegato: “Era uscito per un rilascio anticipato automatico: ho già detto più volte che questo sistema non funziona. Non ha senso per la nostra società prevedere il rilascio anticipato”. Soprattutto “di persone condannate per terrorismo o gravi violenze”. L’attentato avviene nel pieno della campagna elettorale per le elezioni del 12 dicembre. Un fatto che porta al centro dell’attenzione le questioni della sicurezza oltre a quella della Brexit. Sicurezza che i britannici vedono ora come vera emergenza. Il Parole Board, la commissione che decide sulla concessione della libertà anticipata, aveva precisato questa mattina di non aver vagliato il caso di Usamn Khan. Il suo rilascio era avvenuto in maniera automatica, secondo i termini di legge. Ed è proprio questo che pare voglia cambiare il leader Tory. Questo automatismo che rende la nazione meno sicura. Che dopo i fatti di London Brirge è una possibilità in più per Jonson. E un problema in più per Corbyn.
Ha ragione! Basta col “politically correct” e altre idiozie del genere!