Assessore antisemita, De Magistris si arrampica sugli specchi e conferma la sua scelta

14 Nov 2019 16:00 - di Antonio Pannullo
de magistris

De Magistris ora si arrampica sugli specchi. Dopo lo scivolone di ieri sull’antisemitismo. Una “polemica pretestuosa”. Così infatti il sindaco di Napoli Luigi de Magistris definisce le critiche rivolte al neo assessore comunale alla Cultura e al Turismo, Eleonora De Majo. La De Majo pubblicò un post nel 2015 su Facebook nel quale esprimeva feroci critiche al governo israeliano. “Anche io certe volte ho avuto dalla stessa Comunità ebraica attestazioni non di affetto – ha ricordato de Magistris a Radio Crc. La nostra amministrazione è quella che più di tutte ha dato segnali forti e concreti contro l’Olocausto e tutti i crimini orrendi che il popolo ebraico ha subito nel Novecento”.

De Magistris difende la sua scelta

“Le precedenti amministrazioni – prosegue – magari spargevano miele, ma poi non eliminavano la targa nel Borgo Orefici dedicata a Gaetano Azzariti, presidente della Commissione sulla Razza, mentre noi l’abbiamo intestata a Luciana Pacifici, bimba deportata ad Auschwitz. Da questo punto di vista noi abbiamo una posizione netta”. Ribadendo che de Majo “non è antisemita”, de Magistris ha spiegato che “la mia posizione è di essere assolutamente determinato a criticare in maniera dura il Governo e lo Stato di Israele. Almeno fin quando non smetterà un’occupazione inaccettabile nei confronti del popolo palestinese, che ha diritto ad avere la sua autodeterminazione e il suo Stato. La mia posizione non è contro, è critica, ed è per due popoli e due Stati o comunque per una formula che possa farli vivere con pari dignità. Chi dice questo non è antisemita, i razzisti sono altri”. Certo, i razzisti sono sempre gli altri.

Sfida “De Luca-Caldoro? Che noia…”

Parlando di politica, De Magistris afferma: “Una terza sfida De Luca-Caldoro? Una cosa un po’ noiosa, non è uno schema entusiasmante. Bisogna trovare un’alternativa vincente”. Lo ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, parlando delle elezioni regionali in Campania nel 2020 nel corso del suo intervento questa mattina a Radio Crc. Secondo de Magistris “il prossimo presidente della Regione non sarà né De Luca né Caldoro, ma questo non dipende solo da noi ma dall’intelligenza di tante persone, tanti movimenti ed esponenti di partito che devono avere voglia e passione civica per mettere in campo una coalizione che entusiasmi i campani. Altrimenti andremo al solito voto dei capibastone, dei capicorrente, degli apparati e sarà un’elezione regionale assolutamente poco entusiasmante”.

De Magistris infine ha spiegato che “lavoreremo per far sì che ci sia una o più liste che si mettano insieme, con persone credibili, coerenti, in grado di garantire affidabilità ai campani e di vincere per essere alternativa a un Caldoro con ossigeno salviniano e a un De Luca la cui gestione di Santa Lucia è stata fallimentare”. La lista, ha assicurato de Magistris, “ci sarà al cento per cento, ci saranno credo un paio di assessori dell’attuale Giunta comunale di Napoli”.

 

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