«Arrestate Zanchetta!» Papa Bergoglio alle prese con l’ennesima denuncia di molestie sessuali

21 Nov 2019 17:52 - di Redazione

«Arrestate Zanchetta!» La richiesta, partita dalla magistratura argentina, è già arrivata in Vaticano. Brutta gatta da pelare per Bergoglio. Perchè questo monsignor Gustavo Zanchetta, ex arcivescovo di Orán, è una figura a lui molto vicina. È stato proprio il pontefice nominarlo vescovo. E poi a chiamarlo in curia quattro anni fa. Ufficialmente per essere aiutato a risolvere guai nati in quella diocesi così problematica. Con tanto di narcotraffico in espansione costante. Problemi legati al rapporto burrascoso con il clero locale e ad una presunta mala gestione finanziaria. Non si parlava di abusi che evidentemente erano stati ben taciuti. Tant’è che fino a poco tempo fa il monsignore era assessore all’Apsa (il patrimonio della Santa sede). L’accusa che gli hanno notificato, con la richiesta delle manette, è di violenza sessuale aggravata. Il caso è noto in Vaticano. Ed è fonte di enormi imbarazzi e sudati silenzi da un paio d’anni. Da quando la storia di questi presunti abusi è venuta alla luce. La magistratura argentina, secondo quanto si sa, accusa Zanchetta di aver molestato due seminaristi. Sui media argentini si è pure dato conto di particolari inquietanti. Come la presenza sul cellulare dell’arcivescovo di foto oscene di una sua relazione omosessuale. Il Papa non ha mai voluto parlare di queste vicende. Lo scorso anno, però, ad una Tv messicana, ha detto che Zanchetta sarebbe restato in Vaticano perchè nel dubbio bisogna sostenere il presunto colpevole. Ora, mentre si trova tra Thailandia e Giappone, ecco che arriva la richiesta: «Arrestate Zanchetta!» Proprio una brutta giornata per Bergoglio.

Commenti

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  • ANTONIO GIOVANNETTI 21 Novembre 2019

    Ma non avete capito niente, macché abusi sessuali… erano soltanto esercitazioni …