Anzaldi si sfoga con Dagospia: “Il Pd non mi ha licenziato. Me ne sono andato io”

6 Nov 2019 13:25 - di Redazione
rai

“Caro Dago, l’articolo uscito sul “Corriere della Sera” a proposito del mio presunto licenziamento dal Pd rappresenta un esempio davvero eclatante di cattivo giornalismo, una brutta pagina per un quotidiano di così grande tradizione”. E’ l’incipit di un lettera aperta che il presunto licenziato Michele Anzaldi ,  ha scritto al sito Dagospia. Per confutare quanto apparso sul quotidiano di via Solferino. Secondo il quale il tesoriere del Pd, Zanda, avrebbe intimato ad Anzaldi e a Luciano Nobili – renziani e neoadepti di Italia Viva –  sostanzialmente, di fare le valige dal Pd. Nulla di vero: a dare le dimissioni dal Pd è stato lui stesso. E un po’ di tempo fa.

«Avete abbandonato la ditta, adesso traetene le conseguenze», è quanto avrebbe intimato in una  telefonata Luigi Zanda, ai due scissionisti. Non c’è niente di vero. Scrive Anzaldi: “Nella giornata di ieri, pur trovandomi nel mezzo di una grave situazione familiare, ho risposto più volte a telefonate di giornalisti del “Corriere” a proposito di Rai e altre questioni, ma nessuno mi ha chiesto nulla sulla notizia che avrebbero pubblicato oggi, e che è totalmente falsa”. “Sarebbe bastata una semplice telefonata per sapere che ho dato le dimissioni dal Partito democratico da oltre un mese”.

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