Antifascisti in protesta bloccano l’ingresso alla sede di FdI a Treviglio
Un capannello di manifestanti antifascisti, ieri sera 6 novembre 2019, ha presidiato la nuova sede di Fratelli d’Italia a Treviglio impedendo l’accesso ai militanti. È successo ancora, a un mese di distanza dal primo episodio, all’esterno dei locali da poco aperti al pubblico dal circolo trevigliese in via Anita Scotti.
Anche questa volta è stato necessario l’intervento delle Forze dell’ordine per garantire la sicurezza. La coordinatrice Valentina Tugnoli attacca: «Ditemi se riuscite a immaginare qualcosa di più vicino all’odio?»
«Se doveste definire la parola odio pensereste a quello che hanno vissuto stasera dei militanti (del quarto partito in Italia) ai quali è stato praticamente impedito di entrare nelle propria sede. Che sono stati accolti da diverse persone che urlavano parole vergognose chiamando una di loro per nome, quando noi nemmeno sappiamo chi siano (anzi, no, di qualcuno che da mesi segue ogni nostra iniziativa per gettare discredito qualcosa in realtà sappiamo). Questo accade ogni volta che apriamo la nostra sede del circolo. Ditemi voi se riuscite ad immaginare qualcosa che sia più vicino all’odio, vi prego». Lo sfogo della coordinatrice di FdI di Treviglio Valentina Tugnoli prosegue durissimo, dopo il sit-in che ha impedito ai militanti del partito di accedere alla sede intitolata a Pino Rauti.
La previsione dell’assalto
Il sentore che sarebbe accaduto era già nell’aria. A dimostrarlo proprio le parole di Tugnoli: «Succede che stasera (ieri, 6 novembre, ndr) la nostra sede del partito sarà aperta, come di consuetudine il mercoledì sera (1° e 3° del mese). Secondo voi daremo fastidio a qualcuno? Secondo voi qualcuno verrà a protestare? Siamo ormai il quarto partito nazionale e c’è gente che si permette di proibire ad un circolo di persone perbene di riunirsi e ricevere i cittadini. Io lo trovo vomitevole. Come trovo vomitevole chi a questa gentaglia strizza l’occhio».
È il secondo episodio di teppismo nella sede di FdI
La sede di Fratelli d’Italia di Treviglio era già stata vandalizzata nella notte tra lunedì e martedì notte dell’otto ottobre scorso. Imbrattata con scritte pesantemente offensive. Sulle saracinesche leggeava: «Siete solo altra m… da pulire’ o ‘io sopra al fascio ci…’ – aveva spiegato Franco Lucente, presidente gruppo consiliare Fratelli d’Italia -. Lo spazio intitolato a Pino Rauti e destinato ai nostri sostenitori deve ancora essere inaugurato e già non mancano le intimidazioni. Proprio ai nostri militanti esprimo tutta la mia vicinanza e supporto». Ieri il bis, con l’ennesima provocazione dei “compagni”.
Cosa direbbero i comunisti di Treviglio se io imbrattassi la loro sede di zecche? O impedissi che altre zecche entrassero nella loro sede di comunisti?
Personalmente non lo farei perche’ “democraticamente ” si e’ liberi delle proprie idee, ma purtroppo i comunisti non conoscono cosa vuol dire “DEMOCRATICAMENTE LIBERI.”