Anche Fico alza bandiera bianca: «Volevamo fare la rivoluzione, siamo in crisi profonda»

22 Nov 2019 16:33 - di Monica Pucci
Fico

«Il M5S è in difficoltà perché dopo tanti anni di lotta, di progettazione, di assemblee sui territori, è entrato non solo in Parlamento e nelle istituzioni. Ma anche al Governo del paese. Ogni movimento che opta per una rivoluzione, quando arriva all’interno delle istituzioni e al governo, può cadere in molte contraddizioni e in delle difficoltà».

Il presidente della Camera Roberto Fico, a Napoli per il congresso nazionale di Legambiente, si unisce allo sconforto del Movimento Cinque Stelle, all’indomani del voto della piattaforma Rosseau. Che ha di fatto sfiduciato Di Maio. Ma stavolta non attacca direttamente Di Maio. «Una riflessione sul capo politico? La riflessione dev’essere sul Movimento. Sulla sua identità, sui progetti e sui programmi. È una riflessione vera a 360 gradi tutto», aggiunge Fico. Che poi guarda a Napoli: «Manca ormai poco, un anno e mezzo, alle elezioni a Napoli, bisogna già pensare al dopo De Magistris. Non lo si può fare l’ultimo mese, va fatto oggi». «Se in Campania c’è la tassa dei rifiuti più alta d’Italia, ci deve essere il servizio almeno migliore d’Italia».

Fico, Di Maio e la crisi nei cinquestelle

«Aggiornamento della situazione politica». È l’ordine del giorno dell’assemblea dei deputati, convocata per mercoledì 27 novembre a partire dalle 20.30, per fare il punto con il capo politico Luigi Di Maio sulla crisi in atto. Come di consueto, la riunione si terrà nell’auletta dei Gruppi di Montecitorio. Intanto, si è svolta nella tarda mattinata di oggi l’annunciata riunione operativa tra il capo politico del Movimento 5 Stelle e i coordinatori di Calabria ed Emilia Romagna.

«In sinergia abbiamo concordato – riassume il deputato – le linee principali della nostra campagna elettorale. Presenza del Movimento con liste civiche collegate e nessuna alleanza con il Partito democratico. Dopo l’esito del voto sulla piattaforma Rousseau, riteniamo che sia indispensabile e doveroso impegnarci al massimo. Per rispettare la volontà degli iscritti e per costruire con gli attivisti e con chiunque intenda collaborare un programma innovativo a partire dai nostri temi caratterizzanti. A tal riguardo – assicura il parlamentare – compiremo ogni sforzo per presentare candidati di alto profilo e comprovata competenza. Persone pulite e motivate che sappiano intercettare la fiducia degli elettori e poi portarne avanti le istanze, intanto di rinnovamento concreto».

Commenti

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  • alessandro decclesis 23 Novembre 2019

    Questa comparsa “grillina” voleva fare la rivoluzione appoggiandosi ad un “buffone/comico”, senza capire cosa significava GOVERNARE una Nazione, ha un posto che lo ha fatto diventare ricco senza lavorare e dopo quasi 2 anni si rende conto che il loro movimento di comparse non sono altro che disoccupati arricchiti e che con le prossime elezioni sanno che ritorneranno a fare i disoccupati (perché non hanno voglia di lavorare), mentre nel Parlamento prendono uno stipendio senza lavorare. Si spera solo che il PDR inizia a prendere atto che con queste persone, capeggiate da un “furbino/Foggiano” non si governa e la faccia finita, facendo votare gli ITALIANI. grazie