Almirante avrà una via a Verona. Insorgono Pd e M5S: era meglio Giorgio Gaber

22 Nov 2019 15:14 - di Redazione
Almirante

Giorgio Almirante avrà una via nella città di Verona. Lo ha deciso la commissione toponomastica dopo il voto del consiglio comunale alla mozione che proponeva una strada intitolata allo scomparso leader missino. La stessa commissione ha però detto no a una strada per onorare Giorgio Gaber. E proprio a questo si sono attaccati piddini e pentastellati per contestare la decisione.

L’accusa del Pd, per bocca di Alessia Rotta, è rivolta al sindaco Federico Sboarina: vorrebbe fare di Verona la città dell’ultradestra. In effetti questa narrazione su Verona circola da quando la città ha ospitato il congresso internazionale delle famiglie. Un evento raffigurato come concentrato di spiriti reazionari e “medievali”.

Poi altra pioggia di polemiche per il raduno di CasaPound a Verona. E infine Verona dipinta come città nera e neonazista per i cori contro Balotelli degli ultrà dell’Hellas. Ma tutto era cominciato un anno fa, quando la città aveva approvato una mozione pro vita cui dissero di sì anche i consiglieri comunali del Pd. Immediata mobilitazione delle femministe, che sono andate in aula vestite come le “ancelle” del famoso romanzo di Margaret Atwood Il racconto dell’ancella.

Almirante, anche il M5S contro il leader missino

Da lì in poi è stato un crescendo. La scelta di intitolare una via ad Almirante ha fatto reagire anche la consigliera regionale del M5S Francesca Businarolo: “Il sindaco Sboarina fa di tutto per non governare la città: in questa strategia della distrazione rientra anche la scandalosa scelta di intitolare una via della città a Giorgio Almirante, l’uomo che più di ogni altro ha rappresentato il fascismo nella Repubblica democratica”.

Magari non la pensavano come lei gli ignari consiglieri capitolini dei Cinquestelle che approvarono nel giugno 2018 la mozione di FdI che chiedeva una via Almirante a Roma. Ne nacque un caso e la sindaca Virginia Raggi ne approfittò per spostarsi, da quel voto in poi, sempre più a sinistra.

Alle polemiche veronesi ha replicato il vice presidente del Consiglio regionale veneto ed esponente di Fratelli d’Italia, Massimo Giorgetti: “La sinistra ha perso l’ennesima occasione per dimostrare di avere acquisito onestà intellettuale”. 

Commenti

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  • Giuseppe 22 Novembre 2019

    Ognuno ha le proprie preferenze politiche:e’ democrazia!!!Se l’altra parte si impone con violenza…..e’ vero Fascismo!!!!Fate schifo!!!