Trenitalia, pendolari appiedati da un guasto. Ma è un pretesto per dare la precedenza ai Frecciarossa

29 Ott 2019 21:52 - di Redazione
Pendolari

L’inferno dei pendolari sulla tratta ferroviaria Roma-Napoli via Formia. Mentre scriviamo la stazione di Latina è praticamente occupata dai passeggeri del treno regionale 2395 partito da Roma Termini alle 18,56 e diretto a Napoli Centrale. I pendolari sono stati fatti scendere per un guasto al locomotore, secondo almeno l’annuncio diffuso dagli altoparlanti. Ma non è questo l’unico disagio. Prima infatti lo stesso treno è stato bloccato nella stazione di Cisterna di Latina (dove non effettua servizio passeggeri) per dare la precedenza a ben tre treni Frecciarossa dirottati su quella tratta a seguito di un guasto agli impianti sulla linea dell’alta velocità.

Forti proteste dei pendolari del 2395 Roma-Napoli

A Latina nuovo stop, questa volta con annessa discesa dal treno dei passeggeri. Motivo ufficiale: un guasto al locomotore. Un classico. Ma i pendolari di quella tratta hanno ormai fatto il callo ad ogni tipo di disservizio: dai ritardi ai treni sporchi, ai guasti sulla linea al primo stormir di fronda. E, tutto sommato, hanno accettato con rassegnazione anche quest’ultimo imprevisto. Ma la rassegnazione si è trasformata in protesta quando, una volta a terra e in cerca di soluzioni alternative, si sono accorti che proprio sotto il loro naso passavano due treni Italo, anch’essi dirottati sulla linea Formia. La protesta è diventata ira quando l’altoparlante ha annunciato che il 2395 riprendeva la sua corsa.

Il treno ha dato la precede a 5 convogli ad alta velocità

La sensazione di essere stati presi in giro ha fatto alzare il livello della contestazione. Si è reso necessario l’arrivo degli agenti della Polfer. Al momento, la protesta è ancora in corso. I pendolari non credono al miracolo del locomotore che riprende a camminare senza che nessuno sia intervento a ripararlo. Probabilmente, maligna qualcuno, il guasto è stato solo un pretesto per far passare i convogli ad alta velocità senza scatenare le proteste dei viaggiatori del 2395. Se fosse davvero così, i dirigenti di Trenitalia dovrebbero ribattezzare i Frecciarossa i facciarossa. La loro, s’intende. Per la vergogna.

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