Travaglio ai leader “giallo-rosa”: «Fate troppo gli schizzinosi, smettetela»
Sul Fatto Quotidiano Marco Travaglio nell’articolo di fondo dal titolo “Il piacere dell’onestà” salva il governo ma strapazza non poco i leader giallo-rossi, che lui definisce giallo-rosa. «Sono dei bei tipi», scrive. «Hanno l’occasione storica di cambiare l’Italia con una manovra che non solo combatte per la prima volta l’evasione, ma rende pure conveniente pagare le tasse a chi non le paga», esordisce il direttore del Fatto. E invece loro, i grillini, nicchiano. Ma «anziché fare a pugni per intestarsi questa campagna, strapparsela di mano e metterci la faccia, i leader della maggioranza fanno a gara a prenderne le distanze, a lanciare ultimatum su Iva e manette, a fare gli schizzinosi».
Travaglio furioso con i grillini
Travaglio non si dà pace, Sta andando ai matti, si chiede come mai il M5S non si “sdrai” dinnanzia questa manovra. «Renziani e pidini difendono le loro soglie d’impunità, che rendono impossibile arrestare (e pure scoprire, intercettare e processare) un evasore o un frodatore, anche se s’impegna allo spasimo per finire dentro. Il M5S, che pure ha l’ottima legge Bonafede bocciata da Salvini, insiste sui “grandi evasori”, come se i 110-150 miliardi all’anno di evasione non fossero la somma di operazioni di varia grandezza», li striglia Travaglio: quelle grandi verso i paradisi fiscali, quelle medio-piccole verso i materassi, le cassette di sicurezza, l’economia nera e i pagamenti in contanti. Perciò Conte vuole agire su più fronti con incentivi alle condotte virtuose e deterrenti a quelle viziose». Travaglio ormai in versione supporter di Giuseppe Conte, conclude con una frecciata acuminata contro il partito di Di Maio: «Un politico degno di questo nome si vanterebbe con gli elettori di questa rivoluzione e rischierebbe persino di guadagnarci dei voti: cosa vogliono di più, questi giallo-rosa?».