Topolino dedica la copertina a Renato Zero. E il fumetto va a ruba
Topolino incontra Renato Zero. L’incontro tra il giornale per bambini più famoso e il cantante romano si è trasformato in un successo annunciato. “In molte edicole a Roma il fumetto è andato esaurito”, rivela su Facebook lo sceneggiatore Disney Roberto Gagnor. Anche a dispetto dei puristi di Topolino, che non avevano gradito la commistione.
Renato Zero come Vasco, Mina e Jovanotti
Il re dei “sorcini” raggiunge un traguardo impensabile fino a qualche anno fa. Aggiunge infatti un’inedita “zerofollia” alla sua carriera. Entra per merito nel mondo Disneyano “paperizzato” nell’eccentrico alter ego paperopolese Piumato Zero. Sulla copertina del numero di Topolino 3334, in edicola dal 16 ottobre, Renato / Piumato fa coppia con Topolino. Sono entrambi immortalati con un look inconfondibilmente sorcino dalla matita del grande artista disneyano Andrea Perina per i colori di Valeria Turati. Tra i cantanti italiani che in passato sono stati omaggiati da “Topolino” ci sono anche Celentano, Ligabue, Tiziano Ferro, Mina, Jovanotti, Ghali, Vasco Rossi e i Pooh.
All’interno del settimanale edito da Panini Comics è presente una lunga intervista realizzata da una giovanissima Toporeporter fan di Renato Zero. Greta, 9 anni. E dalle domande curiose di Greta e dalle risposte tra il serio e il faceto di Renato Zero sono nati anche gli spunti per le sceneggiature di tre tavole a fumetti scritte da Francesca Agrati per i disegni sempre di Alessandro Perina che vedono l’artista Piumato Zero a spasso per Paperopoli e dintorni, tra un pasticcio di Paperino e Paperoga e un tour organizzato in perfetto stile Paperon de’ Paperoni.
“Topolino prepara i bambini alla vita”
Renato Zero, che per l’occasione presenta il suo ultimo album “Zero, il folle”, spiega così la sua passione per il fumetto Disney. «Topolino, come le favole messe al bando, apre un pochino la mente e il cuore dei ragazzi e li prepara alla vita, anche a combattere le brutture e diventare più scaltri. Il miele e i pasticcini non sono la strada per crescere figli. Servono anche le parabole, lungimiranti e senza dolcificante».