Taglio dei parlamentari, il M5S traballa. C’è una fetta di grillini che non lo vuole
Il taglio dei parlamentari va nell’Aula di Montecitorio. Domani, salvo sorprese, taglierà il traguardo dell’approvazione. Ma i dubbi, noti tra Pd e renziani, aleggiano anche nei Cinquestelle, Proprio loro, che ha fatto della sforbiciata alle “poltrone” uno dei loro cavalli di battaglia. In tanti sarebbero contrari. Ma a sollevare interrogativi è Gianluca Vacca, deputato M5S ed ex sottosegretario nel governo Conte Uno.
In un post su Facebook prova a «parlarne senza retorica». Per Vacca si tratta di «una modifica così delicata» che non può «essere liquidata con un semplice Tagliamo le poltrone». «Se ne è parlato tanto in questi mesi, ma quasi sempre con argomenti retorici, di propaganda, senza affrontare i nodi più importanti».
Taglio dei parlamentari, il post della discordia
L’esponente pentastellato conclude il suo lungo post tralasciando «ogni commento sulla qualità del dibattito». Per Vacca, il taglio dei parlamentari, «ha cose buone e altre forse meno buone». E «avrà alcune conseguenze certe e altre invece tutte da verificare». Il grillino parte dal numero dei parlamentari. Dopo il taglio, rimarca, «l’Italia andrà ad occupare le ultimissime posizioni in quanto a rappresentatività democratica parlamentare (avrà in sostanza il minor numero di parlamentari in rapporto agli abitanti)».
Anche se, osserva Vacca, «negli anni, rispetto a oltre 70 anni fa, al Parlamento italiano si sono aggiunti e rafforzati altri organi elettivi». «Migliorerà la qualità del lavoro parlamentare dopo questo taglio?», si chiede dunque Vacca. «Questo è il punto più incerto e al quale è difficile dare una risposta. I parlamentari non più eletti saranno quelli più fannulloni, gli attuali assenteisti e nullafacenti? O al contrario saranno i parlamentari più bravi e competenti, quelli che lavorano assiduamente spesso senza avere la ribalta mediatica, a non entrare più in Parlamento? Difficile dirlo».
Probabilmente «continueranno ad esserci entrambe le componenti, ma con numeri inferiori». «Mi sembra comunque un po’ semplicistica la previsione ottimistica contenuta nello slogan meno parlamentari=più efficienza. Vedremo». Ma per il deputato M5S è senz’altro vero che, con la sforbiciata, ci saranno delle asimmetrie nella distribuzione regionale dei seggi.