Solo 10 giorni di sospensione alla prof che “esultò” per la morte del carabiniere. La rabbia degli agenti
Sospesa per dieci giorni. La professoressa Eliana Frontini era finita nella bufera per il commento shock su Fb sul carabiniere ucciso a Roma, Mario Cerciello Rega. Per il consiglio di disciplina dell’Ufficio scolastico regionale del Piemonte la donna non avrebbe custodito adeguatamente il cellulare. Il telefonino era stato usato poi dal marito, che a settembre si è assunto la responsabilità della pubblicazione del post. L’avvocato della donna, Luigi Rodini ha già impugnato il provvedimento che al momento è sospeso.
Carabiniere ucciso, il post shock
«Uno in meno e chiaramente con uno sguardo poco intelligente. Non ne sentiremo la mancanza». É il post shock che è apparso lo scorso 26 luglio a firma dell’insegnate novarese. Post che ha sollevato polemiche, querele e denunce. Il messaggio era stato scritto sulla pagina Facebook “Sei di Novara senza se e senza ma”. L’insegnante, dopo essersi scusata, ha smentito di esserne l’autrice.
La protesta dei poliziotti
«Noi continuiamo sulla nostra strada e non abbiamo intenzione di rimettere la querela nei suoi confronti». Lo dichiara Stefano Paoloni, segretario generale del Sindacato autonomo di Polizia (Sap), dopo avere appreso dai media la decisione sui «dieci giorni di sospensione dall’insegnamento e un anno di blocco nella progressione tabellare dello stipendio» per Eliana Frontini. «Essendo in corso anche un’inchiesta avviata dalla procura di Novara – prosegue Paoloni – noi attendiamo le decisioni dell’autorità giudiziaria. E accertamenti sulla tesi difensiva della Frontini, secondo la quale sarebbe stato il marito a scrivere quel commento». Tutto ciò «affinché non si riveli una strategia per non assumersi le proprie responsabilità. In caso contrario – conclude – auspichiamo che l’ufficio scolastico si comporti di conseguenza».