Siria, Meloni: «Pretendiamo sanzioni Ue alla Turchia. Come è accaduto con la Russia»
“Usa e Ue giustificano sanzioni a Russia come reazione alla violazione dell’integrità territoriale dell’Ucraina. Ora coerentemente pretendiamo dall’Ue sanzioni contro Turchia di Erdogan. E questo dopo l’invasione Siria del nord e la guerra ai curdi. Popolo che tanti meriti ha nella lotta a Isis”. Lo scrive su twitter la leader di FdI, Giorgia Meloni.
Vale le pena ricordare che le sanzioni decise dall’Ue hanno danneggiato l’economia russa. Ma hanno danneggiato anche l’economia europea. E quella italiana in particolare. Secondo i dati Eurostat, infatti, l’interscambio commerciale dell’Ue con la Russia si è quasi dimezzato. Scendendo dagli oltre 338 miliardi di euro del 2013 ai circa 191 miliardi del 2016.
Ricordiamo che l’annuncio dell’invasione turca della Siria è stato dato nel pomeriggio. A comunicarlo per primi sono stati i russi nel dare la notizia di una telefonata intercorsa tra Erdogan e Putin. La situazione è sempre più pesante. Almeno sette combattenti curdi sarebbero già rimasti uccisi Lo riferisce la tv satellitare al-Arabiya. Che cita media curdi. Le stesse fonti parlano di almeno 16 combattenti feriti.
Una riunione d’emergenza a porte chiuse del Consiglio di sicurezzadelle nazioni Unite è stata richiesta per domani mattina dai membri europei dell’organismo. L’ha appreso oggi l’agenzia di stampa France Presse. A chiedere la riunione sono stati il Belgio, la Francia, la Germania, la Polonia e il Regno unito. Si terrà in tarda mattinata.
“È stata attaccata anche Kobane”. È la città simbolo della resistenza curda contro l’Isis. La “comunità internazionale deve impegnarsi per fermare la Turchia”. A chiederlo a gran voce è Yilmaz Orkan dell’Ufficio d’informazione del Kurdistan in Italia. “Questi attacchi turchi non aiutano, la guerra, gli interventi militari creano sempre più problemi, distruggono vite”, dice Orkan ad Aki – AdnKronos International. l’allarme. “Se continuerà così i cittadini del nord della Siria inizieranno a fuggire”.