Rita Pavone a Beppe Grillo: «Vai a casa e mettiti in poltrona con il plaid sulle gambe»
Beppe Grillo vuole togliere il diritto di voto agli anziani? «Allora vada a casa e si metta in poltrona con il plaid sulle gambe . Essendo del 1948, anche lui fa parte della terza età». È il messaggio perentorio che Rita Pavone, dal proprio profilo Twitter, ha inviato al fondatore del Movimento 5 Stelle. Un messaggio forte, di un’artista che continua ad avere il coraggio di esprimere e difendere le proprie idee. E lo fa nella consapevolezza che nel mondo dello spettacolo chi è politicamente scorretto viene “crivellato” dai benpensanti radical chic. Perché a sinistra l’intolleranza ideologica regna sovrana.
Rita Pavone e i post politicamente scorretti
Proprio alcuni giorni fa Rita Pavone è stata al centro di un altro polverone. Tutto per un like messo al profilo “Dvce Benito Mvssolini”. Nessuno però ha messo in rilievo il contenuto del posto che ha avuto il “mi piace” dell’artista. Si trattava infatti della vicenda di Lecco dove i giudici avevano disposto il rilascio di un immigrato di origini togolesi. Era stato arrestao nel capoluogo lombardo il 9 settembre scorso, con l’accusa di aver aggredito e picchiato in un sottopasso due donne a caso. Nel post si leggeva: «Stiamo diventando il paese dell’impunità. Assolto immigrato che ha aggredito e picchiato le donne in stazione». Precedentemente Rita Pavone, sempre controcorrente, aveva attaccato Vauro, quando il vignettista invocò tutela contro l’operato di Salvini. La cantante scrisse un tweet durissimo: «Alcuni tizi sono dei mostri non solo di cattiveria. Lo sono anche fisicamente, Basta che si alzino al mattino e si guardino allo specchio per sentirsi già incazzati di quello che vedono… dedicato a Vauro. Un… bellissimo uomo… Di dentro e di… fuori».
A maggio Rita Pavone mostrò le immagini di immigrati violenti, con un commento didascalico: «Non so quando è successo, ma è successo. Povera Firenze». Non ci sono dubbi, le scene che si vedono nel video suscitano quantomeno rabbia. Sono uno sfregio a una delle città più famose nel mondo, fiore all’occhiello dell’Italia, specie sotto il profilo artistico e culturale. Ma l’artista postò in un giorno particolare, il 27 maggio, quando cioè ovunque scorrevano i voti delle europee. Il trionfo della Lega, la grossa crescita di Fratelli d’Italia, la maggioranza del centrodestra unito. Un giorno da incubo per i buonisti (o presunti tali), incavolati neri per i risultati. Ed ecco che hanno tirato fuori il veleno facendo i leoni da tastiera, con commenti volgarissimi,
La Pavone ha detto una cosa sacrosanta e logica. Il guru , il supremo e l’onnipotente si deve solo vergognare per quello che ha detto, se ha ancora il senso della decenza, ma si sa che piu’ si sale di auto considerazione e piu’si scende di normalita’. Non mi interessa molto di mantenere il diritto di voto ma la gravita’ della sua affermazione non ammette il silenzio. Io dovrei dire a lui che chi ha superato gli anni per fare il buffone crede di essersi meritato la stima del prossimo per il solo fatto di aver contribuito a questa Repubblica nei limiti delle proprie possibilita’ e della propria morale. Se invece lui ritiene di non essere ne’ degno ne’ capace di dare un contributo disinteressato si faccia l’esame di coscienza e si autosospenda dalla vita civile almeno no provochera’ danni irreparabili.