Reddito di cittadinanza, l’ennesima frode: nascondere la convivenza per scroccare i soldi
Documenti falsi per percepire il reddito di cittadinanza. Nei guai questa volta è finito un 48enne di Monreale (Palermo) denunciato dai carabinieri. L’uomo, che percepiva il sussidio ormai da diversi mesi, per ottenerlo aveva dichiarato di essere privo di fonti di reddito e unico componente del nucleo familiare.
La convivente nascosta (solo allo Stato)
Dai controlli, però, è emersa una realtà ben diversa: il 48enne, infatti, conviveva a San Martino delle Scale con una donna regolarmente impiegata. La compagna ufficialmente risultava residente ad Altofonte, anche se abitava con lui. I due, quindi, avevano residenze diverse grazie alle quali non avevano mai comunicato la convivenza.
False dichiarazioni per ottenere il reddito di cittadinanza
L’escamotage, neanche troppo complicato da mettere in atto, consentiva all’uomo di produrre la documentazione necessaria a beneficiare illegittimamente del reddito di cittadinanza. L’uomo è stato denunciato per truffa aggravata ai danni dello Stato e la carta prepagata è stata sequestrata.
Truffe e assegnazioni discutibili
Lo scandalo dei redditi ottenuti con la truffa o con irregolarità, secondo recenti dati, sarebbe emerso nel 60-70% dei casi controllati. A questo vanno sommati i numerosi casi di legittima, ma assai discutibile assegnazione emersi in questi mesi. Casi che vanno dagli ex brigatisti rossi, di cui molto si è parlato, a quelli di un islamista, un usuraio, a pusher, persone condannate a vario titolo, che hanno avuto meno enfasi mediatica ma che pure lasciano altrettanto allibiti.