Per la giornalista di Mentana Luca Sacchi era un “sovranista sbruffone”
Luca Sacchi aveva la colpa di avere “idee sovraniste” e di essere stato uno “sbruffone”. Lo sostiene l’autrice dell’articolo di Open, il quotidiano on line di Enrico Mentana. La giornalista ha scritto un pezzo sul ragazzo ucciso a Roma, ha studiato il profilo Facebook della vittima e ha tratto le sue “deduzioni”. Purtroppo non dal parrucchiere o al bar. Ma pubblicamente.
Il tweet della vergogna della giornalista di Open
L’articolo su Luca Sacchi riprendeva un post su Facebook del ragazzo assassinato, pubblicato nel 2016: “Terrorista islamico uccide due poliziotti a Parigi. La sinistra che spalanca le porte all’Islam, in Italia e in Europa, è complice di tutto il sangue innocente che sta scorrendo”. Sulla sua bacheca anche critiche alla legge sulla legittima difesa, un video di un deputato di FdI e alcuni post di Matteo Salvini. Tutto materiale sufficiente per definire Sacchi “di idee sovraniste”. Il pezzo non è firmato, ma in Rete si diffonde rapidamente il nome dell’autrice, Giulia Marchina.
Luca Sacchi liquidato come “sovranista sbruffone”
Anziché chiedere scusa, la diretta interessata ha risposto con un post su Twitter, ancora più squallido dell’articolo. «Il mio lavoro è fatto anche di cose poco piacevoli, come scoprire che una persona appena morta si atteggiava a sbruffone». Dopo quest’offesa alla memoria di Sacchi ad avviso della Marchina colpevole di essere “sbruffone” – come a sottintendere che si sia “meritato” la sua fine violenta perché ha reagito ai rapinatori – la giornalista continua nella sua maldestra difesa: «Il mio lavoro mi impone di raccontare i fatti, senza sconto alcuno, altrimenti avrei fatto un altro mestiere». «Se Luca fosse stato un novax lo avrei detto se avesse avuto la tessera del Pd idem». Ma la giustificazione non regge.
Facciamo un esempio concreto? Giulio Regeni, il ricercatore morto in circostanze misteriose in Egitto. Lo studente italiano aveva sulla foto copertina del profilo pubblico, il volto di Enrico Berlinguer. Ad Open lo hanno mai scritto? Ovviamente no. Ma ci sarebbero altre decine di casi che evitiamo di citare. Quindi, se la Marchina non vuole chiedere scusa ai genitori di Luca, lo faccia almeno il suo direttore.