Necropoli importante scoperta nel Viterbese: trovati anche sepolcri longobardi e bizantini

30 Ott 2019 15:33 - di Redazione

Necropoli scoperta nel Viterbese. L’alloggio per la testa, scavato nella pietra come quello per il resto di un piccolo corpo, forse una bambina o un bambino, databile al VII-VIII secolo dopo Cristo. E’ uno dei ritrovamenti compiuti nel sito di Pietramara. Sepolcri, eredità delle popolazioni che abitavano la valle del Tevere. Romani, longobardi, bizantini, e nell’area materiali in ceramica, oggetti in bronzo. La prima campagna di scavo archeologico di Bassano in Teverina, provincia di Viterbo si è conclusa. Nel sito di Pietramara strutture e reperti che portano molto indietro nel tempo. Un eccezionale scavo partito nel 2018 e che in poco tempo ha fatto venire alla luce molte cose. Un edificio ecclesiastico, un’estesa necropoli e i segni della presenza di chi questi luoghi li viveva. Il territorio di Bassano in Teverina è rimasto per lunghi anni ai margini della ricerca archeologica. Solo ultimamente, grazie a una serie di accordi sono state avviate attività di scavo in località Pietramara. Queste sono state eseguite con la collaborazione del Gruppo Archeologico Bassanese. Trovata una struttura di tipo ecclesiastico associata a una necropoli con tombe antropomorfe dell’epoca altomedievale.

Nella necropoli trovata una chiesa funeraria

“Si tratta – spiega all’Adnkronos l’archeologo Giancarlo Pastura della Tuscia University – di una chiesa nata in funzione di un’estesa area di necropoli”. Ma posizionata in un luogo lontano rispetto a quello dove, poi, si svilupperà il castrum di Bassano. È una vera e propria chiesa rurale, almeno nel momento della sua fondazione, oggi riconoscibile in una struttura absidata di modeste dimensioni”. “In piena età medievale – prosegue Pastura – continua ad essere utilizzata mantenendo il suo carattere funerario e rimanendo, quindi, un luogo di culto di riferimento per la popolazione locale. Stanno emergendo – racconta ancora- materiali che risalgono addirittura all’epoca protostorica. Lo scavo ha restituito anche resti antropologici che sono in corso di studio. Parliamo di persone che lavoravano la terra e di comunità monastiche che svolgevano un ruolo di cristianizzazione delle campagne. Infatti nell’VIII secolo il processo di cristianizzazione non era completamente terminato. Permanevano anche culti che richiamavano al paganesimo”.

Presenti nella necropoli anche tombe di guerrieri

Per quanto riguarda la necropoli Pastura sottolinea di avere “trovato tombe con l’incavo per alloggiare la testa del defunto. Una tipologia funeraria molto dibattuta dagli studi archeologici. Sembra richiamare forze mercenarie a seguito dell’esercito bizantino. In questa zona ci troviamo infatti a ridosso della linea di frontiera tra longobardi e bizantini”. “Il sito – riferisce l’archeologo – risulta interessante anche per la presenza di numerose pestarole, ossia vasche scavate nel masso tufaceo a scopo produttivo. A Pietramara ve ne sono singole, con canali di scolo, collegate una all’altra, di varie forme. In alcuni casi protette da una struttura in pali lignei infissi intorno e coperte da una tettoia. E erano certamente afferenti a lavori stagionali legati alla produzione agricolo-contadina connessa all’uso di liquidi, probabilmente vino o acqua”. “Le prossime campagne di scavo – conclude Pastura – consentiranno di comprendere anche le dinamiche insediative di questo settore delle campagne bassanesi”.

(Foto: Tusciaweb)

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