Mosap parte civile per Trieste, “non vogliamo più sentirci un bersaglio per la criminalità”

5 Ott 2019 12:03 - di Redazione

Il sindacato di polizia Mosap piange le vittime di Trieste, assassinate nei locali della Questura.

”L’escalation di violenza e attentati verso i poliziotti e carabinieri ci preoccupa. Quella di Trieste e’ una tragedia immensa che ci lascia tutti attoniti ma fermi nella volonta’ di colpire duramente la criminalita’. Non e’ un semplice attentato verso due valorosi colleghi morti colpiti da uno sciacallo infame, ma verso tutti i cittadini italiani che vedono nelle forze di Polizia un segno tangibile che lo Stato e’ vicino ai cittadini , ma siamo anche preoccupati del fatto che ad oggi non sono state mantenute le promesse più volte fatte dai vertici politici del Viminale: rafforzamento degli organici e dei mezzi e dimezzare le scorte. A oggi purtroppo non abbiamo visto nulla di tutto questo, soprattutto per quel che riguarda la Polizia di Stato”. E’ quanto si legge in una nota del segretario nazionale del sindacato di polizia Mosap Fabio Conesta’ dopo l’assassinio dei due agenti della Polizia davanti alla Questura di Trieste. Il Mosap si costituira’ parte civile “come abbiamo fatto per Yuri il collega accoltellato a Tor Bella Monaca a Roma”.

“Ci sentiamo un bersaglio”, dice il Mosap

“Ci sentiamo un bersaglio – continua Conesta’ – pesantemente un bersaglio in particolare da chi e’ convinto che puo’ farla franca. Se non vi e’ la certezza della pena questa gente continuera’ a far piangere i familiari degli agenti. Non abbiamo gli strumenti adeguati per svolgere il nostro lavoro in maniera sicura e voglio chiedere al Capo della Polizia di dotarci di strumenti adeguati per affrontare la strada e due giovani agenti hanno perso la vita . Noi rischiamo la vita tutti i giorni – conclude Conesta’ – la divisa in strada e’ un bersaglio. Ci vogliamo costituire parte civile ancora una volta per dare un segnale che bisogna fare qualcosa per le vittime e i loro cari .

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