Manovre d’autunno, il subgoverno Renzi-Di Maio contro l’asse Zingaretti-Conte
Le grandi manovre politiche d’autunno sono comiciate. La vera novità di questi primi giorni di ottobre è la nascita del subgoverno Renzi-Di Maio. Zingaretti si è già innervosito. E Conte emette sordi brontolii di disapprovazione. Entrambi hanno perfettamente capito che le manovre d’autunno contro di loro. Ma non c’è niente da fare ormai il motore è acceso. E altre manovre politiche possono essere in preparazione
E Luigi Di Maio si comporta già da subpremier. A quanto si apprende, ha riunito a Napoli, dove è in corso Italia 5 Stelle, tutti i ministri M5S per fare il punto sulla manovra. E Di Maio fatto lo sgarbo appena Conte ha girato l’angolo. Il premier , che ieri ha presso parte alla kermesse grillina, è infatti rientrato ieri in serata a Roma.
«La porta in faccia sbattuta da Luigi Di Maio a Nicola Zingaretti che aveva proposto al leader Cinquestelle un’alleanza organica descrive -si legge su Quotidiano.net– le difficolta di un partito, Un partito o incapace di esprimere una iniziativa politica». E che per questo cerca sempre un appoggio. Di Maio ha bisogno di tutto meno che di attaccare le proprie fortune al carro di un Pd che non riesce a scrollarsi di dosso l’immagine di un grande carrozzone.
«Per adesso i pensieri di Di Maio sono quelli di celebrare una sorta di orgoglio Cinquestelle a dieci anni dalla nascita, così da ritrovare una narrazione persa a causa delle mille giravolte compiute, e soprattutto quella di arginare la silenziosa opa sul movimento che il premier Conte ha lanciato ormai da alcune settimane. Inutile dire, l’avversario di Di Maio non è Salvini, non è Zingaretti, ma è il presidente del Consiglio (che ha indici di gradimento doppi rispetto a lui) e il suo tentativo di accreditarsi come l’uomo giusto per l’interlocuzione con certi ambienti e i mondi che contano»
Quando fanno schifo questa ammucchistante di ignoranti.