L’ultimo scivolone di Toninelli: si candida a capogruppo e perde pure lì
L’ultimo scivolone di Danilo Toninelli si consuma a casa sua. Tra i grillini. Candidato e trombato alle elezioni per il ruolo di capogruppo al Senato. Sconfitto da Gianluca Perilli , da ieri nuovo presidente del gruppo del MoVimento 5 Stelle al Senato. Alla quarta votazione Perilli è stato eletto con 47 voti, 44 i voti per Danilo Toninelli. Sedotto e abbandonato anche dai suoi, dopo essere stato silurato al governo. Per il “re” delle gaffe, ancora un’amara delusione, ma stavolta tutta da attribuire ai suoi ex estimatori del Movimento…
Toninelli silurato dagli “ortodossi”
Anche i principali quotidiani hanno sottolineato la parabola politica dell’ex ministro dei Trasporti, mollato anche dal suo pigmalione Luigi Di Maio: “Tre voti soli premiamo l’ex consigliere regionale ed ex membro del mini-direttorio romano. Un esponente considerato vicino alla cerchia ortodossa, ma stimato anche dai governisti.Toninelli, invece, perde la prova di forza interna: la sua candidatura nelle scorse settimane ha fatto storcere il naso ad alcuni colleghi, che hanno giudicato inappropriato, dopo le vicissitudini legate alla sua esperienza di governo, un suo ritorno da capogruppo al Senato”, scrive oggi il Corriere della Sera.
Al Senato fumata nera
E’ invece ancora una fumata nera nella votazione per il nuovo capogruppo M5S alla Camera. Francesco Silvestri si ferma a 86 preferenze e non raggiunge la maggioranza dei voti (109) necessaria per diventare presidente dei deputati. Raffaele Trano prende 72 voti, 19 schede bianche e 24 nulle. E’ stallo dunque nel gruppo che sarà chiamato a rivotare la settimana prossima, tanto che qualcuno avanza l’ipotesi che si possa chiedere, come al Senato, che si arrivi a un ballottaggio tra i due pretendenti.