La Turchia pronta a invadere la Siria: Trump, informato da Erdogan, svela l’operazione militare

7 Ott 2019 15:14 - di Redazione
Turchia minaccia la Siria

La Turchia è pronta a invadere la Siria. Ankara «lancerà presto un’operazione militare nel nord est della Siria da tempo programmata». Le truppe americane non saranno più «nell’area circostante» quando questo accadrà. Lo ha reso noto la Casa Bianca, dando conto di una telefonata tra il presidente americano, Donald Trump, e il suo omologo turco, Recep Tayyip Erdogan. Telefonata nella quale i due leader hanno stabilito di incontrarsi a novembre a Washington.

La Turchia pronta a invadere la Siria

L’operazione militare turca preoccupa l’Unione Europea e l’Onu. «Le ostilità rinnovate nel nordest della Siria  aumenteranno le sofferenze dei civili e mineranno gli sforzi politici che sosteniamo», ha affermato la portavoce del Seae Maja Kocijancic. Mentre il coordinatore umanitario dell’Onu per la Siria, Panos Moumtzis, ha ammesso che le Nazioni Unite si «preparano al peggio». Su Twitter, invece, il capo della diplomazia turca, Mevlut Cavusoglu, ha postato: «Siamo determinati a garantire la sicurezza della Turchia ripulendo la regione dai terroristi. Contribuiremo a portare sicurezza, pace e stabilità alla Siria».

Le rassicurazioni di Ankara a Ue e Onu

Sulla stessa linea il portavoce della presidenza turca, Ibrahim Kalin, per il quale la «Turchia continuerà a combattere contro Daesh e non permetterà il suo ritorno in alcun modo». Aggiungendo che la «sicurezza dei confini e il rientro dei profughi» sono gli obiettivi di un’eventuale nuova operazione militare turca nel nord della Siria. L’intervento di Kalin è una risposta alle Forze democratiche siriane (Fds), secondo le quali un ritiro delle forze americane dal confine tra Siria e Turchia potrebbe creare un vuoto nella sicurezza . Come pure «annullare gli sforzi compiuti per sconfiggere l’Isis». In una serie di tweet diffusi nelle ultime ore non mancano accuse anche per il leader turco Erdogan, con il Centro per il coordinamento e le operazioni militari delle Fds che afferma che un «attacco turco» rischierebbe di fare della Siria una «zona di conflitto permanente».

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