La Boldrini offende la Polizia penitenziaria: «Guardie». La risposta degli agenti la sotterra
“Vorrei ricordare a Laura Boldrini, che nelle carceri italiane non esistono e non lavorano ‘guardie’ ma donne e uomini appartenenti al Corpo di Polizia penitenziaria. Da lei, come da tutti, ci aspettiamo il dovuto rispetto. E vorrei chiederle se per lei è normale che un ispettore di Polizia penitenziaria, come avvenuto nel carcere di San Gimignano, debba subire una ferita, conseguenza delle intemperanze di un detenuto nordafricano, e rimediare 12 punti di sutura perché non aveva nulla con cui difendersi, come ad esempio il taser. Boldrini, non siamo carne da macello!”. Lo dichiara in una nota Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe. E questo dopo avere ascoltato alcune dichiarazioni della parlamentare della Boldrini alla Camera. E ciò in relazione una interrogazione parlamentare. “Iniziative, anche normative, in merito all’improprio uso da parte di terzi di divise e simboli appartenenti alle forze dell’ordine. Anche in considerazione dei recenti episodi occorsi presso gli istituti penitenziari di Spoleto e San Gimignano”
“Rammento alla Boldrini che la tutela e la sicurezza del personale in servizio presso gli istituti detentivi devono sempre rappresentare il fondamento di qualsivoglia riforma. Quella di San Gimignano è stata l’ennesima grave e intollerabile aggressione da parte di detenuti ai danni di appartenenti alla Polizia penitenziaria nell’indifferenza della politica, di chi governa, di chi è maggioranza e di chi è all’opposizione in Parlamento. A tutti gli agenti feriti, contusi e offesi va la nostra vicinanza e solidarietà. La situazione nelle nostre carceri resta allarmante e la realtà è che i nostri poliziotti continuano ad essere aggrediti senza alcun motivo o ragione. Altro che liquidarci come delle ‘guardie’ come oggi ha fatto alla Camera dei Deputati la parlamentare Boldrini!”.
Ma metteteci lei dentro, tenetela dentro e poi fateci quello che volete basta che ve la teniate rinchiusa al caldo, senza internet, senza telefono, senza pane, senza acqua. Ne abbiamo le scatole piene di quella lì .
Cosa dire: è comunista.
Mandatela in galera questa eversiva e antitaliana, insieme ai suoi accoliti Africani poi voglio vedere come ne esce dalla cella insieme a cinque allupati AFRICANI.
Donato Capece, non deve prendersela per le parole offensive da una ex impiegata dello stato che ancora starnazza, faccia conto di non averla ascoltata tanto non conta nulla. Capisco che fa egualmente male sentirla parlare dato che da quella bocca altro non escono che sentenze offensive. Il suo lavoro e quello dei suoi dipendenti valgono molto piu’ delle dichiarazioni fuori luogo di una ex.
Nel caso avesse bisogno di aiuto potrebbe sempre rivolgersi alle sue risorse……
per fortuna che la SBOLDRINI è entrata nel PD. E’ coerente come il “coccodrillo”, prima divora, poi piange. Togliete la scorta a questa ignorante e speditela in africa, in CINA……..
…e, comunque, meglio essere “guardie” che ladri e incompetenti come la boldrini che ruba la dignità degli Italiani, i quali le pagano uno stipendio da faraone in cambio di un comportamento lesivo degli interessi dei propri connazionali e, quindi dell’Italia intera!
Denunciatela per istigazione a delinquere, alla ribellione, alla violenza; perché quei criminali sanno che non verranno mai puniti dai giudici italiani perché servi della sinistra.
Chiedete al Presidente Mattarella, se ha le p…. per intervenire, di dimetterla e farla arrestare per vilipendio alle Forze dell’Ordine, alla Patria e ALTO TRADIMENTO.
Che cervello volete che abbia una ce faceva la “ragazza coccodé” nelle trasmissioni di Arbore.
Ma non si trova il modo di tappare la bocca a questa sinistrata di basso profilo? Non gli basta il responso delle urne a farle capire che deve sparire dalla scena politica? Altro che fascisti, questa minoranza comunista è pericolosa molto più del fascismo!!
Incominciamo a tirargli via la scorta e che si paghi Lei la sua sicurezza con delle guardie private.
Da marxisti come la Boldrini non si puó aspettare altro.
Onori al corpo della Polizia Penitenzaria.
Non perde occasione per mettersi in mostra, esibendo sempre il peggio di sé. L’unica consolazione è che per fortuna questo personaggio non è più Presidente della Camera.