In manette Felice Maniero, l’ex boss del Brenta . “Faccia d’Angelo” maltrattava la compagna
L’ex boss della Mala del Brenta, Felice Maniero, residente a Brescia con un nuovo nome, è stato arrestato ieri mattina per maltrattamenti nei confronti della compagna. Le manette per Faccia d’angelo, come riporta Il Giornale di Brescia sono scattate secondo le nuove regole del Codice rosso. A inguaiarlo è stata la legge introdotta ad agosto che garantisce un canale privilegiato per le donne che subiscono violenza. Ora Maniero è in cella a Bergamo. La misura cautelare, firmata giovedì dal gip di Brescia Luca Tringali, è avvenuta infatti dopo la denuncia della donna de boss.
In manette il boss Felice Maniero
Da 7 anni, a 55 anni, Maniero era tornato in libertà. Nel suo passato una scia di sangue che ha legato la sua banda a 17 omicidi registrati in Veneto negli anni Ottanta. E ancora a due rapine miliardarie ai danni del Casino’ di Venezia e dell’aeroporto ‘Marco Polo’ di Tessera (dove era in partenza un carico di 170 chili d’oro). Senza contare le rocambolesche evasioni dal carcere di Fossombrone e Padova.
Grazie alla sua collaborazione con la giustizia, decisa nel 1995, dopo l’ultima cattura, a Torino, Maniero aveva avuto una condanna definitiva a 17 anni di reclusione. Undici anni per associazione per delinquere di stampo mafioso, con rapine, traffico di droga e sequestri. E 14 per sette omicidi, dei quali il boss ne ha riconosciuti solo cinque. Lo status di collaboratore gli è valso il vantaggio del cumulo delle pene.