«Il sistema Bibbiano non esiste». La commissione d’inchiesta del Pd assolve il Pd
Bibbiano indietro tutta! Di più: abbiamo scherzato. Parola della commissione speciale d’inchiesta sul sistema di tutela dei minori in Emilia-Romagna che in appena due mesi è arrivato a concluderne che da quelle parti «non esiste un sistema Bibbiano». Non varrebbe neppure la pena di parlarne se non per ricordare che l’ufficio di presidenza della suddetta commissione è così composta: presidente, Giuseppe Boschini, del Pd, Raffaella Sensoli, M5S, e Igor Taruffi, di Sinistra Italiana.
Sui gravi fatti di Bibbiano prevale la convenienza di partito
Del centrodestra, che pure l’aveva richiesta e che primo aveva denunciato l’anomalia dell’esorbitante numero di affidi in Val d’Enza, poi culminato nell’inchiesta Angeli e Demoni, neppure l’ombra. «Una situazione talmente paradossale che farebbe quasi ridere, se di mezzo non ci fosse il dramma di tante famiglie», commentò in quell’occasione su Facebook Giorgia Meloni. Ma tant’è: quando si tratta dell’Emilia Romagna, la sinistra bada al sodo. Tanto più che nella vicenda Bibbiano sono incappati anche tre sindaci del Pd: Andrea Carletti, primo cittadino di Bibbiano, finito agli arresti domiciliari, Paolo Colli e Paolo Burani, ex sindaci di Montecchio e Cavriago, ora indagati per abuso d’ufficio. L’esito dei lavori della Commissione non poteva che finire così. Soprattutto in vista del prossimo voto regionale. Una consultazione che in caso di vittoria del centrodestra potrebbe far suonare le campane a morto per il governo giallo-rosso.
Centrodestra escluso dal vertice dell’organismo d’indagine
Nel frattempo, meglio scagliare la palla in tribuna e puntare il dito contro il destino cinico e baro. Esattamente quel che ha fatto la commissione: «I numeri non ci dicono che esista lì un’anomalia, ma che c’è bisogno di ringhiere normative e organizzative perché non accadano più casi del genere», ha detto Boschini. Commovente. Neppure lui, tuttavia, ha potuto negare che qualcuno «per dolo» o «per mancanza di attenzione» sia «uscito dai binari». Ma – ha sottolineato – questi fatti «li accerterà la magistratura». Giusto. Resta solo da capire a che cosa sia servita la Commissione che proprio oggi ha concluso sul nulla i suoi lavori.