Greta, ritrovato un suo fantoccio impiccato: è putiferio. Quando invece si tratta di Salvini…
Ritrovato a Roma un fantoccio di Greta impiccato. È accaduto sotto un ponte di via Isacco Newton. Al pupazzo era attaccato un cartello con la scritta: “Greta is your God”. L’infame gesto è stato rivendicato da un gruppo che si definisce “Gli Svegli”. “Abbiamo impiccato Greta Thunberg a Roma, in allegato le foto in via Isacco Newton. Il manichino ha la sua faccia e perfino le sue trecce. Seguiranno altre azioni”. La procura di Roma indaga per minacce aggravate . A coordinare l’indagine è l‘aggiunto, Francesco Caporale, che attende una prima informativa della polizia.
È scoppiato il putiferio. E giustamente. Non foss’altro che per la giovanissima età di Greta. Vederle associato un qualcosa macabro fa impressione e suscita sdegno. La prima a dichiarare è stata la Raggi. “Vergognoso il manichino di Greta Thunberg ritrovato appeso a un ponte nella nostra città. A lei e alla sua famiglia la mia solidarietà e quella di tutta Roma. Il nostro impegno sul clima non si ferma”. Poi è stata la volta di Zingaretti.”Contro Greta Thunberg anche violenza macabra! Condanniamo con forza questo gesto di chi non rispetta le idee quando non le condivide”. Secondo il Pd in Campidoglio, il fantoccio è “un’offesa a milioni di giovani”.
Nulla da dire sull’opportunità di queste condanne. Viviamo purtroppo in una società in cui i personaggi pubblici attirano anche tanta ostilità. Emblematico il caso di Salvini. I fantocci che lo rapprentano sono da tempo oggetto della violenza più truce. Di solito vengono messi a testa in giù, con chiara allusione a piazzale Loreto. Né si contano le scritte minacciose contro il leader della Lega. Flebili condanne condanne giungono però, in questi casi, da sinistra. E non va nemmeno dimenticato che Salvini è rappresentato da molti media come una specie di mostro. Greta gode almeno di buona stampa. A parte le divertenti invettive di Vittorio Feltri. Che però non impressionano nessuno. Nemmeno quel gruppo di imbecilli che si sono resi autori di quest’ultima btavata a Roma
Come dire, due pesi e due misure, figli e figliocci…
Ciò che mi pare del tutto incomprensibile – in questo scherzo idiota – è che una Procura si scomodi ad aprire un’indagine per “minacce aggravate”. Il reato di minaccia può sussistere se un comportamento può rivelare la probabilità elevata che una persona possa subire un danno ingiusto in futuro. Ma se un imbecille appende in Italia un pupazzo di Trump – ad esempio – mi sembra evidente che le probabilità che prenda un aereo, e riesca ad entrare alla Casa Bianca per fare del male a Trump siano alquanto inesistenti. Idem per la ragazzina svedese idolo degli ambientalisti. Ma le Procure non hanno altro di cui occuparsi?