Francia, in una chiavetta usb trovata ad Harpon i dati sensibili sui colleghi poliziotti
Una chiavetta Usb contenente dati riguardanti alcuni suoi colleghi e video di propaganda. Ci sono anche immagini di decapitazioni. La chiavetta è stata trovata nell’ufficio dell’aggressore della prefettura di polizia di Parigi, Mickaël Harpon. E ora ci si chiede se il killer dei 4 poliziotti, informatico e, a sua volta, agente, li abbia diffusi e nel caso lo avesse fatto, a chi.
Nella chiavetta di Harpon le decapitazioni
Non si conosce il motivo per cui i dati contenuti sulla chiavetta usb siano stati raccolti da Harpon. Di sicuro i video di decapitazioni e di propaganda confermano il profilo del radicalizzato. Un profilo emerso all’indomani dell’assassinio dei 4 colleghi, giovedì scorso. E fanno temere che i dati riguardanti funzionari di polizia possano essere stati trasmessi a cellule terroristiche.
L’emittente Bfmtv ha rivelato l’inquietante particolare: i dispositivi informatici di cui era in possesso l’aggressore contenevano decine di migliaia di dati. Tra i quali c’erano anche indirizzi mail professionali.
In Francia c’è allarme
Gli inquirenti ora stanno analizzando i dati – documenti, mail, video, fotografie – contenuti sui computer e sulle chiavi Usb trovate.
Tra i dati trovati sulla chiavetta Usb nella disponibilità di Harpon anche nomi ed indirizzi di posta elettronica di agenti che lavorano alla Drpp. E cioè alla Direction du renseignement de la Préfecture de Police de Paris. La vicenda sta mettendo in allarme la Francia.
Gruppi di specialisti coordinano l’analisi di tutti i dati rinvenuti.
L’appello di Macron
Intanto Emanuel Macron chiama a raccolta il paese, dopo l’attentato contro la Prefettura di Parigi facendo un appello al nazionalismo francese «Da sole, le amministrazioni non ci riusciranno, l’amministrazione e i servizi dello stato non potranno avere ragione dell’idra islamista. E’ la nazione intera che deve unirsi, mobilitarsi ed agire – ha detto intervenendo durante la cerimonia in memoria dei 4 agenti assassinati giovedì da un loro collega Mickaël Harpon convertito all’Islam e poi radicalizzato – Dobbiamo ritrovare la forza delle virtù repubblicane che hanno sempre avuto la meglio. In gioco c’è l’avvenire di una nazione».