Forza Italia furibonda sul caso Calabria: «Con il nostro simbolo si vince, non moriremo salviniani»

12 Ott 2019 11:27 - di Mia Fenice

Il caso Calabria continua ad agitare il centrodestra. Di fronte all’altolà della Lega, Forza Italia non intende mollare la presa. E ribadisce che il suo candidato governatore resta Mario Occhiuto. Il coordinamento regionale azzurro che ha lanciato il nome dell’attuale sindaco di Cosenza, incassando l’ok di Silvio Berlusconi, invita i vertici nazionali a non cedere alle richieste di Salvini. Innanzitutto per una questione di orgoglio e di credibilità, ma anche per un fatto di rispetto nell’ambito della coalizione.

Forza Italia, l’ala sudista

L’ala sudista forzista, guidata da Mara Carfagna, è pronta a fare le barricate e attende un segnale da Arcore. «Ma come, abbiamo detto sì alla manifestazione di piazza San Giovanni organizzata dalla Lega e poi accettiamo schiaffi in Calabria?», si chiedono molti azzurri.  E altri aggiungono: «Non vogliamo morire salviniani». O «consegnarci nelle mani dei renziani».

Il messaggio a Lega e FdI

Roberto Occhiuto, fratello di Mario, spiega all’Adnkronos che in Calabria gli azzurri, insieme alle liste civiche, in base al principio dell’allargamento della coalizione sempre auspicato dal Cav, sono capaci di vincere. «A Cosenza con Mario Occhiuto sindaco vincemmo al primo turno due anni fa con il 60% e solo liste civiche», ricorda. E poi manda un messaggio agli alleati, FdI e Lega, in particolare a Salvini. «Ecco – dice – in Calabria siamo in grado di vincere col simbolo di Forza Italia e quattro liste civiche. Intelligenti pauca…». «Se ad uno schiaffo non rispondi dove in una Regione avresti la forza di rispondere, allora Forza Italia è propria finita. E ormai si è consegnata alla Lega», dice un big dell’ala sudista azzurra vicino a Mara Carfagna. Spetterà, ancora una volta, a Berlusconi sbrogliare la matassa e provare a serrare i ranghi, ricompattando il partito.

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