Finisce l’incubo per Marco Carta: assolto per non aver commesso il fatto. Le lacrime di gioia

31 Ott 2019 13:57 - di Redazione
Marco Carta

Il giudice di Milano Stefano Caramellino ha assolto “per non aver commesso il fatto” il cantante Marco Carta. «Oh mio Dio, grazie avvocato», ha detto al suo legale scoppiando in lacrime.

Condannare Marco Carta a 8 mesi e 400 euro di multa. Era stata la richiesta formulata dal pm di Milano Nicola Rossato nel processo che vedeva imputato il giovane cantante. L’accusa era di furto di magliette del valore di 1.200 euro alla Rinascente. Proprio per questo fu arrestato il 31 maggio. La difesa rappresentata dagli avvocati Simone Ciro Giordano e Massimiliano Annetta aveva chiesto invece l’assoluzione piena. L’arresto era stato convalidato nell’immediatezza.

I filmati determinanti nella vicenda di Marco Carta

La difesa di Marco Carta aveva chiesto il processo abbreviato condizionato all’acquisizione dei filmati delle telecamere. Immagini che sono state mostrate nel corso dell’udienza che si è svolta a porte chiuse. «Siamo fiduciosi, non abbiamo dubbi sulla dinamica di quanto accaduto nel camerino e nel bagno. I video mostrano quello che è sempre stato detto. E cioè che non c’è la prova contro Carta», aveva spiegato l’avvocato Simone Ciro Giordano.

Anche le testimonianze raccolte dalla procura per i difensori dimostrano l’estraneità al furto del cantante. Tanto che «non abbiamo formulato subordinate, ma solo l’assoluzione piena perché non abbiamo dubbi», aveva precisato il legale Annetta. «Marco ha dovuto subire la gogna di un processo. Ma è molto fiducioso non solo perché è sicuro della sua innocenza, ma anche perché ha visto le immagini. E ha letto la nostra memoria difensiva», concludono gli avvocati.

L’episodio di cui era accusato il cantante vede protagonista anche un’amica, Fabiana Muscas, 53 anni. La sua posizione è stata stralciata. La donna, la volta scorsa, ha chiesto di essere ammessa all’istituto della messa alla prova. Ovvero di potere svolgere lavori di pubblica utilità in un’associazione che si occupa di donne vittime della tratta della prostituzione a Cagliari. Per lei l’udienza è in programma il 17 dicembre quando il giudice deciderà se ammettere la richiesta di messa alla prova della donna, assistita dal legale Giuseppe Castellano, al programma che durerà 52 settimane.

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