Fico schiaffeggia Di Maio: «I Cinquestelle devono volare alto, serve un colpo d’ala. Avanti col Pd»

24 Ott 2019 10:03 - di Paolo Sturaro
Fico

Roberto Fico cerca di accaparrarsi la guida dei Cinquestelle. Vede Di Maio in difficoltà e ne approfitta. I consensi calano, lui è stato tra quelli più favorevoli all’alleanza con il Pd. Del resto, lo considerano “capo” della corrente di sinistra del M5S.

«Qui dobbiamo volare alto», dice in un’intervista a Repubblica. E va avanti con una sorta di comizio. Ci tiene a sottolineare che «non c’è una questione di leadership». È come dire a Giggino stai sereno, una frase ben conosciuta. Però, subito dopo, precisa: «Serve un colpo d’ala. Guardare avanti, progettare il futuro. Fare un percorso interno di discussione che è quello che sta tentando il Movimento per darsi una struttura il più possibile condivisa».

«Il Movimento – aggiunge Fico – è davanti a un cambio gigantesco. Ed è normale che dentro ci sia chi frena, chi ha paura. La seconda cosa da fare però è guardare oltre. E farlo con passione civile».

Per quanto riguarda il rapporto con il Pd fa il furbo: «In questo momento rimarrei su quello che si sta facendo. I 29 punti, gli obiettivi che ci siamo dati. Non seguirei schemi vecchi come le alleanze a prescindere».

«Penso – incalza – che quello intrapreso in Umbria sia un percorso positivo per i cittadini di quella regione». E per quanto riguarda il voto futuro in altre Regioni: «Dobbiamo valutare, coinvolgendo prima di tutto il territorio». Ma – guarda caso – senza guardare all’esito del voto in Umbria: «Non dipende da una vittoria o da una sconfitta».

Poi parla di Viale Mazzini. «Sulla Rai serve più coraggio: c’è urgente bisogno di una riforma. C’è un ritardo che va colmato». E oltre a tutelare il ruolo di servizio pubblico che la legge assegna alla Rai, «c’è la necessità di un cambio culturale. Serve maggiore indipendenza, maggiore lontananza dalla politica». Ci vuole una buona dose di faccia tosta dirlo proprio quando è stato confezionato un programma contro Salvini, senza contraddittorio.

«Non bisogna cadere nell’errore che anch’io facevo prima di vedere le cose da vicino. Non ci sono solo i governi e i partiti che cercano di interferire con la Rai. C’è anche, all’interno della Rai, un atteggiamento da cambiare, soprattutto rispetto al tema dell’indipendenza. Serve un cambio di paradigma. Ci sono delle proposte di legge per cambiare il modo in cui è scelta la governance Rai. È una riforma – insiste Fico – che deve andare avanti, la considero una priorità».

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