Desiree Mariottini, il ghanese denuncia i genitori della 16enne stuprata e uccisa

8 Ott 2019 19:10 - di Redazione
Il ghanese Yousef Salia indagato per l'omicidio di Desiree Mariottini, la 16enne drogata, stuprata e poi deceduta in un edificio abbandonato di via dei Lucani nel quartiere San Lorenzo a Roma di proprietà di una società di Valerio Veltroni, fratello di Walter

Una denuncia per abbandono di minore contro i genitori di Desiree Mariottini, la 16enne di Cisterna di Latina morta la notte tra il 18 e il 19 ottobre 2018 in uno stabile abbandonato nel quartiere San Lorenzo.

L’ha presentata dal legale di uno dei 4 extracomunitari indagati per concorso in omicidio volontario, violenza sessuale di gruppo e cessione e somministrazione di droga a minore, il ghanese Yusef Salia.
Salia aveva un permesso umanitario scaduto,e si era rifugiato tendopoli di Borgo Mezzanotte nel Foggiano.

Per la morte di Desiree Mariottini alla sbarra 4 immigrati africani

L’incredibile vicenda è emersa oggi. Era in corso l’udienza di fronte al gup nel procedimento che vede indagati i quattro immigrati africani, Alinno Chima, Mamadou Gara, Yussef Salia e Brian Minthe. 

«Gli imputati – ha affermato davanti al gup un testimone sentito oggi in incidente probatorio – ci impedirono di chiamare i soccorsi per aiutare Desiree».
Il testimone, che si trovava all’interno dell’edificio di via dei Lucani di proprietà di una società del fratello di Walter Veltroni, è stato chiamato a confermare, con atto istruttorio irripetibile, quanto già detto.

Proprio durante l’udienza il difensore di Yussef Salia, accusato con altri tre di omicidio volontario, ha depositato la denuncia contro i genitori di Desiree. Ipotizzando il reato di abbandono di minori e omessa vigilanza.

Si infoltisce, intanto, il gruppo delle parti civiliComune di Roma, Regione Lazio e le associazioni “Insieme con Marianna” e “Dont’t worry- Noi possiamo Onlus” si sono costituite parti civili.

I 4 africani hanno drogato e abusato a turno di Desiree

Le istanze sono state ammesse dal gup Clementina Forleo nel corso dell’udienza preliminare. Sul banco degli imputati i quattro cittadini africani, Alinno Chima, Mamadou Gara, Yussef Salia e Brian Minthe. Accusati di omicidio, violenza sessuale e spaccio di stupefacenti.
Secondo l’aggiunto Maria Monteleone e il pm Stefano Pizza, i quattro avrebbero abusato a turno di Desiree Mariottini dopo averle fatto assumere un mix di droghe che ne hanno provocato la morte.
Ad incastrarli ci sarebbero anche tracce dei Dna trovate dagli investigatori sul corpo della ragazza.
Mentre nell’aula Occorsio era ancora in corso l’udienza preliminare, fuori dal Tribunale di piazzale Clodio si è svolto un sit in. Sono stati esposti alcuni striscioni e tricolori. C’era scritto “Desy vita nostra, ti amiamo” e “Desiree Mariottini figlia d’Italia, vogliamo la certezza della pena – Io sono Desiree“.

Commenti

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  • Jennifer Casoria 11 Ottobre 2019

    Pure il lusso di aprire bocca.
    la libertà di parola….toglietela,abbandono!!!! no nn si possono proprio permettere di giustificare sti scimmioni’non capisco d avvocato mi rifiuterei di difenderli,,pietà senza acqua e cibo devono morire di fame e sete lentamente

  • Alberto Tiurbini 9 Ottobre 2019

    Ma perche’ i ns governanti.. incapaci e presuntuosi… non avviano serie trattative con i paesi di provenienza della moltitudine di delinquenti che soggiornono ..(bene) .. Nelle ns carceri a spese dei contribuenti. Perche’ i governi dei paesi occidentali, non condizionano gli aiuti della cooperazione allo sviluppo con la ripresa e collocazione in carcere nei paesi di provenienza dei “bravi” concittadini di questi paesi. Si diffonderebbe la notizia è vedremo meno arrivi di gentaglia violenta abituata a delinquere. …

  • Paolo 9 Ottobre 2019

    In croce tutti e quattro ed esposti in Piazza del Popolo

  • lucia Borri 9 Ottobre 2019

    certo, abbandono di minore, mica omicidio, stupro e che altro? Bastardi

  • Maurizio Giannotti 9 Ottobre 2019

    Non solo sono delinquenti loro. Lo sono pure i cialtroni che dicono di essere i loro difensori.

  • Maria Nicolazzo 9 Ottobre 2019

    Li chiamiamo animali ma è sbagliato, per loro non ci sono aggettivi che possano descriverli(abusare a turno di una ragazzina inerme fino ad ucciderla col loto peso ditemi voi??) non sono persone, non sono animali, non sono niente nulla 0.

  • Silvia Toresi 9 Ottobre 2019

    Certa gente meriterebbe la pena di morte!!!!

  • Marinella 9 Ottobre 2019

    Mi chiedo se siamo impazziti….volete proprio che gli italiani facciano una guerra civile contro questi magistrati corrotti…..

  • Danilo 9 Ottobre 2019

    E’ schifoso che, un Avvocato difensore, pur di difendere degli assassini, stupratori e spacciatori, accusi i genitori della vittima, mi meraviglia ancora di più che Magistrati accolgano una denuncia del genere, cioè a scopo di difesa rendere la vittima colpevole, queste sono distorsioni della Magistratura Italiana, assieme alla mancanza di un minimo di etica di questi Avvocati difensori

  • Scarlett65 9 Ottobre 2019

    Una vergogna LEGALE!!!
    Deve vergognarsi colui che lo difende e che ha pensato bene di infangare i genitori di una ragazza fragile , a cui hanno tolto la vita !!!
    IMMONDIZIA UMANA

  • Fiorello 9 Ottobre 2019

    Bell’ esempio di moralità da parte del bravo difensore, avanti così faremo dell’ Italia un paese delle banane (come si diceva un tempo).. O forse lo siamo già per merito di tanti Idioti, negli anni abbiamo accolto tutti, albanesi, romeni di varie etnie, buoni e cattivi, delinquenti e persone oneste senza alcuna distinzione. Ma chi paga per mantenere tanti personaggi in carcere o in giro per le strade. Come li dobbiamo chiamare, poveretti,infelici, sfortunati, malati di mente o quanto altro. Non va bene che chi ha lavorato una vita per contribuire a migliorare questo sfigato paese, debba ancora pagare per mantenere sfaccendati. Facciamo in modo che chi vuole aiutare questa gente contribuisca di tasca propria, senza farsi bello a chiacchiere e far pesare alla collettività gli oneri della accoglienza. Meditate gente…

  • roberto angiargiu 9 Ottobre 2019

    è un articolo incredibile, io avrei la soluzione, ma non posso scriverla!

  • Giuseppe Tolu 8 Ottobre 2019

    Mamma mia! È come se già ti vedessi, gridando di piacere e implorandomi di dartene ancora. Mamma mia quante legnate sul groppone e costole rotte! Che gentaglia ragazzi.