Contro Ratzinger arriva fango dalla Germania: «Ha protetto un prete molestatore»
Fango contro Ratzinger arriva dalla Germania. Il quotidiano Bild pubblica un articolo infamante. Benedetto XVI e il suo segretario particolare, Georg Gaenswein, avrebbero coperto e protetto per anni un prelato pedofilo tedesco. E questo nonostante diverse denunce dei suoi abusi sessuali.
Il monsignore in questione – si legge sul Corriere – si chiama Christoph Kuehn. E nel 2005 era responsabile del desk Germania presso la Segreteria di Stato Vaticana. Un prete, anche lui tedesco, lo accusa di averlo a lungo molestato, fornendo dettagli precisi. Come baci in bocca e palpate degli organi genitali con una mano, mentre l’altra stringeva la gola. Particolari raccapriccianti.
Il giornale cita una mail del 2012, in cui il segretario di Ratzinger scrive alla vittima: “Non rabbia, ma sorpresa… Spero che questo gioco non duri a lungo”. Don Georg ha confermato alla Bild di aver ricevuto un’ informazione scritta sugli abusi nel 2013, ma di aver voluto agire in modo “responsabile” informandone l’ allora capo del personale del Papa. Questi, raggiunto dal quotidiano, sostiene di non ricordarlo. Nessuna misura punitiva fu presa contro Kuehn, che invece venne prima trasferito alla nunziatura di Vienna e poi rimandato nella diocesi d’ origine in Baviera. Il vescovo locale ha dichiarato alla Bild che il prelato è un “supergay aggressivo”.
Il motivo della copertura, svela il giornalista che ha firmato lo scoop, sarebbe da ricercare nell’appoggio che il prete porcello diede a Ratzinger nel momento dell’investitura a Papa.
Questo attacco infamante va probabilmente inquadrato nella lotta in corso in Vaticano. Non è un mistero che il Papa Emerito sia un punto di riferimento per i settori della Chiesa che osteggiano le aperture di Bergoglio ai progressisti. Il fango su Ratzinger è un modo per rintuzzare i crescenti attacchi che a arrivano al pontefice regnante.