Caffè Greco, martedì lo sfratto. A rischio lo storico locale di via Condotti
“Il 22 ottobre apriremo regolarmente come tutti i giorni da 260 anni a questa parte. Il Caffè Greco aprirà le sue porte e svolgerà il suo lavoro”. Lo denucnia Flavia Iozzi, da 20 anni proprietaria dello storico bar roman. Nonché moglie dell’amministratore delegato Carlo Pellegrini. la Iozzi non ha paura. E in una intervista video rilasciata in esclusiva all’Adnkronos annuncia battaglia. Martedì prossimo, giorno in cui è previsto lo sfratto esecutivo del Caffè Greco, il più famoso della Capitale, in via dei Condotti, come ogni giorno aprirà il locale. E questo per garantire un servizio secolare eppure più volte negli ultimi anni messo a rischio. “C’è stata una causa di primo grado. In cui il giudice ha ritenuto di interpretare il vincolo ‘a modo suo’. Senza aspettare nemmeno il tempo per l’appello, previsto per il 14 novembre prossimo. Hanno deciso di arrivare allo sfratto esecutivo con le forze dell’ordine il 22 ottobre. Non si capisce assolutamente l’urgenza, visto che non siamo morosi e abbiamo pagato l’affitto senza mai interruzioni o ritardi”. Con il titolare delle mura, l’Ospedale Israelitico, “la trattativa continua da due anni”. Così assicura l’avvocato Nicola Pagliett. “Abbiamo presentato proposte scritte, ricevuto controfferte”. “Sicuramente non ha mostrato interesse alla nostra proposta di acquistare le mura”. Le differenze circa il canone sono molto significative. L’attuale è di circa 17mila euro ed è stato proposto da noi il doppio. Ma ci sono stati chiesti 120mila euro, cifra secondo noi fuori mercato. Ci auguriamo si raggiunga una soluzione con buon senso reciproco anche grazie al Ministero, che ha garantito il proprio intervento, alla Regione Lazio che deve farlo per legge e anche al I municipio, nella persona del presidente Sabrina Alfonsi che si sta interessando al caso”. Il Caffé Greco v è rapprresetatto in un celebra quadro di Guttuso.