Brexit, approvata la legge ma non la sua attuazione. Johnson: e allora si vota

23 Ott 2019 14:24 - di Domenico Bruni

Brexit, non si riesce a uscire dallo stallo. La sinistra inglese ed europea ostacola l’attuazione della scelta popolare. Aiutata anche da qualche esponente conservatore nemico del premier Johnson. Ieri con 329 voti a favore e 299 contrari è arrivato il primo via libera della Camera dei Comuni alla legge attuativa della Brexit. Il via libera apre la strada allo studio del testo nei dettagli. Però poche ore dopo la Camera dei Comuni ha bocciato il calendario di lavori che imponeva tempi stretti per l’approvazione della legge sulla Brexit. I voti contrari alla mozione di Boris Johnson sono stati 322, quelli favorevoli si sono fermati a 308. Dopo il voto Johnson ha annunciato che “sospenderà” il processo della legge sulla Brexit e si consulterà con i leader  europei. “L’Ue deve ora decidere come rispondere alla richiesta del Parlamento di una proroga – ha detto Johnson dopo la bocciatura -. Fin quando l’Ue non prenderà una decisione sospenderemo la legge”. Criticando la Camera dei Comuni, ha aggiunto: “Ora siamo davanti a una più forte incertezza”.

Brexit, Farage: o stiamo, o usciamo

Nella vicende interviene il famoso brexiteer Nigel Farage. Rinviare la data della Brexit di soli tre mesi avrebbe poco senso. Perché il periodo comprende “le feste natalizie”, quindi è più probabile che l’Ue accordi al Regno Unito un rinvio di “sei mesi”. Lo prevede il leader del Brexit Party Nigel Farage, che è tuttora eurodeputato. “Sospetto – afferma Farage – che staremo qui ancora un po’ di mesi. Sospetto che staremo qui fino all’inizio dell’anno prossimo”.  “In questi tre mesi c’è dentro il periodo delle feste natalizie. E’ davvero probabile avere elezioni nel bel mezzo dell’inverno? – chiede Farage -. Penso che sia improbabile. Mi aspetterei una proroga di sei mesi. Se fanno un’estensione corta, poi dovranno fare un altro Consiglio europeo. Credo che daranno loro un po’ di tempo”.

L’accordo di ritiro rivisto, continua Farage, “è un documento scioccante. Molte persone sono contrarie. Io sono contrario, perché voglio una Brexit pulita: voglio stare fuori dalle istituzioni Ue. Siamo completamente bloccati su questo. Sono sorpreso che Boris Johnson stia percorrendo la strada di un nuovo trattato con l’Ue”. “Non sosterrò quell’accordo – aggiunge Farage – non è Brexit, ma una Brexit solo di nome. Ci lascia intrappolati all’interno delle istituzioni Ue per molti anni a venire. Abbiamo votato nel 2016 per uscire: e il signor Barnier dice che sarà almeno fino al 2023, prima di avere un accordo”. “E’ un accordo terribile, ci lascia in trappola. Non abbiamo voce in capitolo, nessun veto. Qualsiasi aspetto della vita commerciale britannica, dai servizi finanziari alla pesca, viene regolato da queste istituzioni, senza che noi possiamo intervenire. O stiamo o usciamo”, conclude.

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