Barchino di migranti trovato sott’acqua: 12 corpi. Anche una mamma abbracciata al suo piccolo
Macabro ritrovamento in fondo al mare. È stato individuato dai sommozzatori della Guardia costiera il barchino di migranti naufragato la scorsa settimana con a bordo una cinquantina di persone. L’imbarcazione si trova ad almeno 50-60 metri di profondità, con almeno 12 cadaveri.
Barchino di migranti naufragato ritrovato in fondo al mare
Una immagine straziante, quella che si sono ritrovati di fronte i sommozzatori. In quel coacervo di corpi, giaceva sul fondale anche quello di una giovane madre abbracciata al proprio figlio ancora piccolo. La barca è a poche centinaia di metri dal luogo del naufragio di Lampedusa. I corpi senza vita saranno recuperati nei prossimi giorni, come apprende l’Adnkronos. Sono previsti almeno tre giorni per i lavori di recupero. Non solo: a quanto si apprende sempre dall’agenzia giornalistica, potrebbero esserci anche «altre vittime in fondo al mare». E a ipotizzare la drammatica eventualità è stato lo stesso procuratore aggiunto di Agrigento Salvatore Vella, commentando il ritrovamento dei cadaveri grazie a un robot della Guardia costiera e ai sommozzatori. «Ci abbiamo creduto fino alla fine – ha aggiunto il magistrato –. La Guardia costiera ci ha creduto e non ha mai mollato».
Individuati sul fondale 12 corpi. Saranno recuperati in 3 giorni
Non solo: il pm ha anche spiegato che «il barchino di migranti naufragato è stato individuato grazie a un sonar. Ma a quelle profondità i sommozzatori possono stare davvero pochi minuti. Oggi – ha quindi proseguito nella sua ricostruzione il magistrato – è stata trovata dal robot una macchia che era compatibile con il barchino naufragato. A quel punto il robot è stato mandato giù in profondità e allora è stata individuata l’imbarcazione. Anche il nome corrisponde». Il magistrato è stato colpito soprattutto dall’immagine della mamma abbracciata al figlio piccolissimo. «Domani riprenderemo le ricerche», ha poi concluso Vella. «Il piano prevede di mandare giù i sommozzatori per portare su un cadavere alla volta. Ci vorranno almeno tre giorni». Ed ha aggiunto: «Gli uomini della Guardia costiera ci hanno messo non solo la professionalità, ma anche il cuore…».
COME SEMPRE GLI UOMINI CON LE STELLETTE,SVOLGONO IL LORO LAVORO CON DISCIPLINA,PROFESSIONALITA E CUORE ELEMENTO CARATTERIZZANTE
DEL FARE DEI NOSTRI MILITARI. OVIUQUE E DOVUNQUE.
Verranno recuperati, certo! Cosa ben fatta. E i marinai affondati con la nave Zara al largo della Grecia nella seconda guerra mondiale, dove tra l’altro era imbarcato pure mio zio Leonardo, quando verranno recuperati?