All’ex brigatista rossa Saraceni arrivava anche il reddito di inclusione: 461 euro al mese

2 Ott 2019 16:03 - di Redazione

L’ex brigatista Federica Saraceni, attualmente in regime di detenzione domiciliare, percepiva già  “461 euro mensili di Reddito di inclusione, prima dell’entrata in vigore del Reddito di cittadinanza”.

Lo ha detto il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo risponendo nel corso del question time alla Camera all’interrogazione del deputato FI Paolo Zangrillo.

Il cosiddetto Rei (reddito di inclusione) venne introdotto dal governo Renzi e confermato da Gentiloni. A ideare il Rei nella sua forma originaria era stata l’ex ministro Marianna Madia.

Curioso il fatto che proprio Marianna Madia è tra coloro che hanno annunciato una interrogazione sulla questione del reddito di cittadinanza agli ex brigatisti.

Caso Saraceni, cosa ha detto il ministro Catalfo

Il ministro Catalfo ha espresso solidarietà alle vittime del terrorismo, e in particolare alla famiglia del prof. Massimo D’Antona ucciso dalle nuove Br il 20 maggio 1999.

Ha quindi aggiunto che oggi stesso sarà ad un tavolo di lavoro con il ministro della Giustizia Bonafede e l’Inps per individuare le opportune “risposte normative” sul caso.

Il capo politico del M5S  e ministro degli esteri Di Maio ha detto in una diretta Fb  che non si può permettere che una ex Br percepisca il rdc.

“Spero di incontrare la vedova D’Antona – ha aggiunto – Ho sentito il ministro Bonafede, se sei sotto misure cautelari non puoi prendere il reddito cittadinanza”.

Di Maio: emendamento alla legge sul rdc

Per Di Maio non serve una nuova legge per correggere il tiro: se necessario – ha detto – presenteremo un emendamento.

Da parte dell’Inps fanno notare che loro si limitano ad applicare la legge.

“Adesso – affermano – stiamo facendo delle verifiche su input del ministero del Lavoro e riporteremo al ministero. Se la legge prevede l’esclusione dal beneficio per pene nei precedenti 10 anni, noi applichiamo la legge, non possiamo avere discrezionalità”.

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