Addio Quota 100, l’annuncio del governo: «Non la confermeremo oltre il 2021»

9 Ott 2019 17:45 - di Redazione
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Brutte notizie per chi sperava di beneficiare nella finestra aperta da Salvini nella legge Fornero sulle pensioni. Il governo, infatti, ha fatto sapere che non confermerà Quota 100. Lo ha annunciato il viceministro Antonio Misiani in sede di replica al Senato dove in queste ore è previsto il voto sulla Nadef, la Nota aggiuntiva al documento di programmazione economico-finanziaria: «Non lo confermeremo, lasciandolo andare a scadenza nel 2021». Inoltre, ha riferito, «le domande per quota 100 sono risultate del 35 per cento in meno rispetto alle attese».

Slitta anche l’assegno unico per le famiglie

Per un dispetto a Salvini, ce n’è anche uno per Di Maio. Al governo hanno fatto due conti e ne hanno dedotto che dell’assegno unico per la famiglia non se ne parla ora. Slitta ad anno diverso dal 2020, nonostante gli annunci del capo politico Cinquestelle, che l’aveva data come cosa fatta l’altra sera a Di Martedì, la trasmissione di Giuseppe Floris. «In Italia – ha dichiarato in proposito il viceministro Misiano – non abbiamo un assegno unico. Il riordino e l’unificazione degli strumenti per la famiglia è un obiettivo di medio periodo che non riusciremo ad affrontare in questa legge di bilancio».

Retromarcia del governo sulla tassazione del contante

Indietro tutta anche sulla ventilata tassazione sul contante: «Nessuna misura restrittiva sui consumatori – ha assicurato ancora Misiano –  ma c’è la volontà di incentivare i pagamenti elettronici». Quanto al fronte fiscale, il viceministro ha puntualizzato che «non ci saranno condoni». «Vogliamo aprire una fase diversa», ha aggiunto. Per il momento, però, è costretto a registrare le critiche della stessa maggioranza: « Ci aspettavamo più coraggio nell’affrontare i problemi relativi alle infrastrutture e alle politiche sociali – rilevano gli esponenti del Psi -, ma ci rendiamo conto che la priorità è quella di riparare prima ai danni provocati dal governo giallo-verde». Lo stesso, detto per inciso, guidato da Conte e sostenuto da Di Maio oggi loro alleato.

 

 

Commenti

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  • Carlo Cervini 10 Ottobre 2019

    Due chiarimentI: quota 100 è stata istituita per evitare una valanga di esodati, si diceva 400/500 mila in tre anni per il ricambio nel lavoro privato a cui si sono aggiunti circa 150.000 dipendenti pubblici bloccati dalla Fornero………..come è possibile che il costo sia diventato così elevato da far saltare i conti ?…………. ci sarebbe stato comunque al 67° anno d’età.
    E’ vero che il reddito di cittadinanza è esentasse ? €. 780,00 nette equivalgono ad uno stipendio tassato di 1.100/1.150 euro al mese……..meglio non fare nulla e prendere il sussidio, si guadagna di più che a lavorare.

  • ruggiero 10 Ottobre 2019

    Mi piacerebbe vedere il curriculum con il quale hanno avuto la possibilità di essere stati eletti. Gente che non ha mai fatto un solo giorno di lavoro ij vita loro e vanno a sindacare su chi sul posto di lavoro ha dato il sangue per oltre 40 anni. IGNOBILI MEZZI OMUNCOLI!

  • Luisa 10 Ottobre 2019

    I dem li prendono in n giro e loro neanche replicano. Che tristezza cosa non si fa per la poltrona.