Urlavano pure chiusi in bagno: ecco che è successo quando si sono spartiti i sottosegretari

13 Set 2019 13:15 - di Alberto Consoli

Sussurri e grida. Partita chiusa sui sottosegretari. Una partita ingloriosa. Ma come si è arrivati a chiuderla? Vari i retroscena che si incociano ma che concordano alla fine sul fatto che si è trattato di uno psicodramma in grande stile. La poltrona è sempre la poltrona, che sia di primo livello o altro. Pd e M5s hanno trovato l’intesa sulle 42 “caselle” da spartirsi in uno scenario deprimente tra  candidati prima nominati, poi silurati, quindi pugnalati, infine dimenticati. “Sussurri e grida” riportati dal Fatto quotidiano.

Sottosegretari, spettacolo indecoroso

Uno psicodramma sarebbe  andato in scena addirittura nei bagni del primo piano – riporta il Fatto.  E’ accaduto che martedì pomeriggio, in Senato, mentre in aula si discuteva  della fiducia al Conte-bis,   «dietro una porta al primo piano, vicina ai bagni quindi non così remota, i grillini delle commissioni Bilancio e Finanze delle due Camere si accapigliano sui nomi per il ministero dell’Economia». Ad “accapigliarsi”  Laura Castelli e Stefano Buffagni. Poi è toccato a Luigi Di Maio ad essere “stalkerato” dai suoi parlamentari che chiedevano di ricordarsi di loro… Scene dell’altro mondo, scene deliranti. Sempre martedì sera – leggiamo sul quotidiano- in una riunione alla Camera con i capigruppo delle commissioni il tesoriere Sergio Battelli, fedelissimo di Di Maio abbia inveito così: «Luigi vi aveva chiesto 5 nomi per ogni commissione, cosa sono queste liste di dieci persone?». Nel Pd  stesso psicodramma tra «divanetti bollenti», promesse, conciliaboli e litigi.

Il caos nei 5Stelle è stato totale: la tecnica delle rose dei candidati proposte dalle commissioni parlamentari ha creato veleni e guerre interne. Gli incastri e la sintesi con il Pd sono stati devastanti. Ci vuole un bel coraggio ad affermare che questo spettacolo indecente non sia il governo delle poltrone…

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *