Trump dice no alle inutili conferenze sul clima e pensa alla lotta all’aborto e al sostegno della famiglia
Gli Stati Uniti di Donald Trump disertano la conferenza Onu sul Clima, mentre invece cercano di rafforzare “una crescente coalizione” anti aborto tra i membri delle Nazioni Unite. È quanto scrive oggi l’inglese Guardian, rivelando l’esistenza di una lettera che l’amministrazione Trump ha inviato a governi considerati vicini alle sue posizioni in materia di controllo delle nascite. Nella lettera, che sarebbe stata firmata dal Segretario di Stato Mike Pompeo e dal segretario per la Sanità, Alex Azar, in cui si incoraggiano i governi a firmare una dichiarazione congiunta in opposizione alle “pericolose” politica dell’Onu per la tutela dei diritti delle donne e il controllo delle nascite. La dichiarazione verrà presentata nella riunione che si svolgerà oggi durante l’Assemblea generale sull’assistenza sanitaria universale, e in essa si afferma che gli accordi multilaterali vengono, in modo erroneo, interpretati come sostegno a politiche che promuovono l’aborto. “Come priorità chiave della promozione della salute globale, noi chiediamo che il vostro governo si unisca agli Stati Uniti nell’assicurare che ogni Stato sovrano abbia la possibilità di determinare il miglior modo per proteggere i non nati e difendere la famiglia come fondamento dell’unità della società vitale per far crescere i bambini e far loro condurre una vita sana”, si legge nella lettera. “Noi siamo seriamente preoccupati per gli sforzi aggressivi, fatti attraverso alcuni fori dell’Onu, per interpretare gli strumenti internazionali al fine di creare un nuovo diritto internazionale all’aborto e promuovere politiche internazionali che indeboliscono la famiglia”, conclude la lettera con un messaggio simile a una dichiarazione portata all’Assemblea mondiale per la salute dello scorso maggio, che era stata firmata da Usa, Brasile, Egitto, Arabia Saudita, Ghana, Nigeria, Haiti, Indonesia, Nigeria e Iraq.
Trump, magnifico.