Tesseramento, dopo l’accordo coi grillini il Pd rischia il flop. Zingaretti mobilita i dirigenti
Sono aperte da oggi le operazioni per il tesseramento online al Pd: lo ha annunciato tre giorni fa il segretario del partito Nicola Zingaretti consegnando la tessera personalmente quanto tranquillamente a Beatrice Lorenzin, ex esponente del centrodestra. “Dal 3 al 6 ottobre ci sarà invece una campagna per aprire il tesseramento per strada, per discutere le nostre proposte e il significato politico della nostra presenza al governo per cambiare l’Italia”, ha spiegato il segretario dem, che ha lanciato un appello: “Non prendiamo sottogamba le giornate dal 3 al 6 ottobre. Chiedo a tutti i dirigenti di andare nelle piazze e nelle strade”, ha detto Zingaretti davanti alla direzione nazionale del Pd. Evidentemente il segretario dem è molto preoccupato per questo tesseramento: teme che la base, comprensibilmente, abbia mal digerito l’alleanza contronatura coi grillini, oltre che la tessera a politici come la Lorenzin. I militanti del Pd, insomma, per anni hanno dovuto fare la guerra al Movimento 5Stelle,dicendo e ricevendo insulti politici feroci, e adesso se lo ritrovano accanto come alleato al quale promettere fedeltà. Non stupirebbe davvero se lo zoccolo duro dei militanti piddini rifiutasse di iscriversi a un partito che sembra aver tradito loro e gli italiani.
E c’è chi pensa di dare parte dei soldi alle ong…
Ma a parte questo, c’è anche la annosa questione dei “signori delle tessere”: peculiarità della Democrazia Cristiana e del Partito Socialista, questa pratica comune nella Prima Repubblica per vincere i congressi sembra si sia trasferita, insieme alle correnti, nel Pd. Prova ne sia la recente scissione dolorosa della corrente renziana. E qualche esponente del Pd mette in guardia il partito da questo concretissimo rischio: “Il tesseramento del Pd siciliano si svolga esclusivamente online e con pagamento elettronico. Il Partito deve essere una casa di vetro, senza pacchetti di tessere e circoli dei deputati”. Cosi Antonio Rubino, portavoce di NewDeal, l’associazione costituita insieme a Fausto Raciti e Giovanni Cafeo,in pratica un’altra corrente. “Il Pd non può funzionare come una società per azioni in mano ad un gruppo di deputati, deve ritornare a messaggi forti – aggiunge – Per questo proponiamo che un euro per ogni tessera venga devoluto alle Ong che salvano la gente in mare, un modo per dire loro grazie per quello che hanno fatto in questi mesi difficili”. Né mancano le accuse per come il Pd è stato gestito recentemente, a loro dire: la richiesta infatti è quella di una “gestione trasparente, chiara, limpida, fuori da logiche che hanno contraddistinto Pd in questi anni”, sottolinea Rubino, per il quale “siamo un partito all’anno zero, chiediamo un Pd di iscritti veri. Su questo sfidiamo il commissario e al commissario chiediamo di sapere cosa c’è in campo per le amministrative, vogliamo sapere se ha una strategia che ci aiuti a vincere nei Comuni chiamati al voto. La responsabilità adesso è in capo al commissario”.