Sudoku sottosegretari, il rompicapo di Conte: tra Pd e M5S è corsa a “prenotarsi” le caselle
Il rebus per la composizione del resto della squadra di governo entra nel vivo della battaglia all’ultima casella da occupare: dopo la nomina e il giuramento dei ministri, la partita si sta giocando come un sudoku con cui far quadrare il cerchio della spartizione Pd-5S per la composizione del puzzle giallorosso. Lo schema ipotizzato in casa 5 Stelle per completare lo schema del sottogoverno prevederebbe la scelta di un vice M5S per ogni ministero guidato dai dem, e viceversa. vediamo nel dettaglio le possibilità al vaglio del premier Conte.
Sottosegretari, il rebus di Conte
Ancora sulla possibile spartizione della torta
Non solo: potrebbe crearsi spazio anche per la renziana di ferro Anna Ascani, vicepresidente dem, fino all’ultimo data per certa nell’esecutivo. La Ascani però non è riuscita ad entrare, e potrebbe essere “ricompensata” con una “consolatoria” nomina a sottosegretario all’Istruzione. Tra i nomi che circolano in queste ore anche quello dell’altra vicepresidente Pd, Debora Serracchiani. Possibile inoltre l’ingresso al governo di Emanuele Fiano. Non mancano ipotesi di ex-parlamentari come Silvia Velo e Mauro Cociancich. Tra gli aspiranti dem, inoltre, anche il deputato Piero De Luca. Ma non è ancora tutto: tra i nomi in circolazione in queste ore, anche quello di Giampaolo Manzella, attualmente assessore con Zingaretti alla Regione Lazio, e che potrebbe andare allo Sviluppo Economico come viceministro. Mentre per la casella di sottosegretario all’Editoria, avanza il nome di Walter Verini. Potrebbe esserci poi, per l’area socialista, anche Riccardo Nencini, senatore. Infine, non si esclude anche per la formazione di Demos-Democrazia Solidale l’arrivo a sorpresa di un incarico. La deputata Michela Rostan è “portavoce” del movimento alla Camera.