Siamo tutti Teresa… Si ribellano le vittime del web che non hanno mai avuto solidarietà

6 Set 2019 18:26 - di Redazione

“Tutte le anime belle che oggi si stracciano le vesti per gli insulti alla Bellanova, fino a 15 giorni fa mi hanno massacrato per un cerchietto, paragonandomi a Moira Orfei e Crudelia Demon. Se fossi uguale a loro non dovrei dire nulla, invece difendo senza se e senza ma il ministro perché credo che ognuno si debba vestire come meglio crede. Tra l’altro ho visto uomini molto peggio vestiti che andavano a giurare insieme alla Bellanova. Io mi trovo sempre da sola, però non sono come loro e difendo le donne”. Lo dichiara Daniela Santanchè, senatrice di Fratelli d’Italia, in merito agli insulti social rivolti al ministro Bellanova sul vestito indossato in occasione del giuramento.

Per Mario Adinolfi, anche lui oggetto di body shaming, la tendenza all’insulto volgare ha origine a sinistra:  “Nell’ambito della cultura di sinistra, dall’8 settembre 2007, giorno in cui viene convocata a Bologna (città di sinistra) la manifestazione chiamata Vaffanculo day, l’attacco all’avversario si è fatto estremamente volgare e personale. In questa condizione hanno sguazzato per anni sia gli ambienti di sinistra che quelli grillini che di fatto erano contigui. Se l’insulto lo faccio a Bellanova o alla Murgia, donne di sinistra, non va bene, Adinolfi se la cerca: questo è il tipo di dialettica alimentata da dodici anni a questa parte. Il tuo amico viene discriminato, il tuo nemico è provocatore. E’ ipocrisia, ci siamo insultati tutti, tutti hanno detto tutto e il contrario di tutto”.

“Io di insulti ne ricevo tanti sui social e sono solidale con il ministro Bellanova e con tutti – commenta Maurizio Gasparri (FI) -Dopodiché bisogna capire quand’é che gli insulti sui social sono gravi e fanno scattare la solidarietà perché io tutti i giorni ricevo la mia razione di insulti. Sono solidale ma a questo punto chiedo la solidarietà retroattiva e futura per quando li ricevo io. Il vero problema è combattere l’anonimato sui social”.

“Quando la politica o i media o i social diventano razzisti, siamo davvero al collasso della civiltà – dichiara Renato Brunetta (FI) – Do tutta la mia solidarietà al ministro Bellanova, poco mi importa di non averla ricevuta io: ho le spalle larghe, mi difendo da solo anche contro i premi Nobel e i sedicenti comici di partito”.

 

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