Senatùr Umberto Bossi, auguri per le 78 primavere vissute combattendo

19 Set 2019 9:31 - di Francesco Storace

Quest’anno il Senatur gli auguri di compleanno se li merita proprio. Umberto Bossi raggiunge oggi le 78 primavere dopo aver combattuto ancora. È il segno caratteristico della sua vita e a quanto ha raccontato ieri sera l’agenzia AdnKronos trascorrerà la serata a Gemonio, immancabilmente.

Se ne parliamo è per rendere omaggio ad un politico che ne ha passate di tutti i colori, anche con accuse ingiuste. Ma è una persona che resta per bene, Umberto Bossi, ed è entrato nella storia della politica nazionale dalla porta principale, sudandosi il consenso giorno dopo giorno.

Amato e odiato

Certo, anche facendosi odiare, pure da noi, quando sparava a zero contro Patria e Tricolore. Ma dove lo trovate oggi un “nemico” pronto a mettersi in discussione per le idee in cui crede? E dovette probabilmente ripensare a quell’orrenda – e inutile – “guerra ai fascisti casa per casa” che annunciava negli anni del distacco dal centrodestra.

Ma è stato anche un abile tessitore di buona politica, Bossi, sul versante riformatore, ed un leader amato dal suo popolo. Perché il carisma non si inventa ed anche questo ti fa apprezzare dagli avversari.

Ora vede crescere la “sua” Lega e ogni tanto bofonchia su chi è riuscito a prendere la creatura a cui ha dato un’identità che lui teme di veder smarrire. Di qui qualche strigliata a Salvini e ai suoi. Ma sa, il Senatur, che anche in “questa” Lega ancora così diversa da noi, è comunque rispettato e benvoluto anche quando picchia duro.

La battaglia federalista

E in fondo gli siamo affezionati anche noi. Alla tenacia di chi è capace di cercare alleanze per un’obiettivo da far condividere. In fondo, anche la sua battaglia per il federalismo è entrata nella cultura di molti tra noi, anche a destra. Perché ha significato responsabilizzazione. Per evitare la disgregazione serve il mastice presidenzialista. E anche su questo Umberto Bossi sarebbe ancora capace di spendersi in una mediazione.

Auguri, Senatur!

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