Senato, primo scivolone giallorosso: assenti i 5s, salta il voto in Commissione
La maggioranza giallo-rossa non riesce ad assicurare il numero legale e salta la seduta della prima Commissione del Senato, quella degli Affari Costituzionali. E salta pure il parere che questo pomeriggio i commissari avrebbero dovuto fornire su un atto del governo. Non sono state sufficienti due verifiche: sia alla prima verifica, sia alla seconda, infatti, il presidente Stefano Borghesi ha dovuto prendere atto delle assenze all’interno della maggioranza e rinviare la seduta a domani.
Il presidente Borghesi (Lega): «Rispettato il Regolamento»
Nella maggioranza è subito scattata la corsa a spegnere sul nascere ogni possibile fuoco polemico. «Non c’è un nodo politico dietro le assenze», fanno sapere fonti parlamentari vicine al Pd. «C’è solo – hanno aggiunto le stesse fonti – la contestuale assemblea dei senatori del M5S. Dal canto suo il presidente Borghesi, esponente della Lega, tiene a sottolineare la correttezza del proprio operato: «Io – ha spiegato ai giornalisti – mi sono attenuto al regolamento, ho preso atto che, per ben due volte, non c’era il numero legale in Commissione». Il voto odierno doveva essere espresso sulla bozza di un parere a un atto del governo, sul tema della giustizia contabile. «Alla prima verifica – ha ricostruito Borghesi -, ho visto che mancava il numero legale, così, da regolamento ho sospeso i lavori per trenta minuti, per poi dover riconstatare che non c’erano i numeri per votare».
I senatori del M5S erano in riunione
«Politicamente – ha sottolineato il senatore della Lega – ho preso atto che non c’era la maggioranza in Commissione», ricordando come i membri delle forze di governo al completo sarebbero stati sufficienti per arrivare al voto. «M5S–Pd–Leu e autonomie – ha concluso – contano 14 senatori, che sono maggioranza sul totale dei 25 membri. Oggi ce n’erano meno di 13, che sarebbero bastati per arrivare al voto».