Scuola, si inizia male: mancano i prof. I consigli per le famiglie e gli alunni

13 Set 2019 9:20 - di Redazione

La scuola in alcune regioni è già iniziata, in altre sta per iniziare ma è ancora emergenza supplenti in tutta Italia. Secondo Anief, infatti, sono ancora migliaiale cattedre che risultano ancora scoperte e per questo i posti saranno assegnati tramite la messa a disposizione, ovvero la candidatura spontanea da inviare alle scuole per i posti di supplenza.

I docenti

I docenti mancano un po’ ovunque, ma soprattutto al Nord. Ad esempio, come riporta un articolo del Sole 24Ore, in Lombardia oltre 13mila posti a tempo indeterminato rimarranno privi di docente di ruolo, e quindi dovranno essere assegnate a un professore precario. Anche in Veneto è allarme: sono quasi 8mila le cattedre da coprire.

Le spese

I genitori alle prese con le spese di inizio anno: libri, dizionari, zaini, attrezzatura, cancelleria e abbigliamento. Ma le abitudini stanno cambiando. A descrivere “come” ci ha pensato l’Osservatorio dedicato al back to school di Findomestic in collaborazione con la Doxa. Quest’anno la spesa media per fare partire l’anno scolastico è di 597 euro, cifra tra le più basse dal 2012 e in leggero calo (meno 2%) rispetto al 2018. Secondo lo studio, mamme e papà si affidano sempre di più all’usato “sicuro” che agli acquisti online, che risultano in calo.

Consigli agli studenti

Un tempo per ogni cosa e ogni cosa a suo tempo. «I ritmi dell’organismo – anche quello dei bambini – sono regolati da sincronizzatori esterni, primo fra tutti l’alternanza buio-luce. E nel corso della giornata si hanno cambiamenti anche psicologici e dell’umore: infattila mattina è orientata al pessimismo, il pomeriggio e la sera all’ottimismo». A spiegarlo all’Adnkronos Salute è Italo Farnetani, docente della Libera università degli Studi di scienze umane e tecnologiche di Malta, che in occasione del ritorno a scuola dei bambini italiani ricorda: «Il compito dei genitori si potrebbe riassumere nel fare la cosa giusta all’ora giusta. La cronopsicobiologia può infatti aiutare i piccoli a dare il massimo».

Ore 6.30-7.30: il risveglio. «Il bambino ci mette circa 8 minuti per svegliarsi completamente. Non si può pretendere perciò – avverte Farnetani – che si alzi immediatamente. Il consiglio è di svegliarlo 10 minuti prima e permettergli così un tranquillo risveglio. 3-4 minuti li dovrà impegnare a lavarsi i denti (preferibilmente con un dentifricio a base di fluoro); 10-15 minuti invece andranno dedicati alla prima colazione. Si deve dedicare alla colazione un tempo sufficiente in modo che nessuno sia in ritardo e che l’ambiente possa essere rilassato».

Ore 8.30-10.30: il risveglio mentale.

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