Scoppia la bomba Raggi. Il Pd avverte il M5S: «È incapace, va mandata a casa»
Le ipotesi prospettate nei piani alti di Palazzo Chigi sono l’entrata in giunta del Pd o un’opposizione morbida. I Cinquestelle vogliono salvare Virginia Raggi e lei diventa il pomo della discordia. L’alleanza tra M5S e dem in tutti gli angoli del Paese passa soprattutto per Roma. Non si può stare insieme in ogni angolo del Paese e divisi nella Capitale, questa la tesi grillina. Nei giochi delle minacce incrociate, la casella del Campidoglio diventa bollente.
Il M5S è costretto a difendere l’indifendibile, cioè la sua Virginia. Il Pd romano non ne vuole proprio sapere. «Noi abbiamo fatto un governo col M5S per fermare Salvini ed evitare l’aumento dell’Iva. Ma allearsi con la Raggi, il sindaco più incapace d’Italia, che batte il record del ridicolo col ventesimo cambio di giunta, sarebbe troppo per chiunque. Sarebbe un tragico errore. La Raggi va mandata a casa e la Capitale va salvata dal suo fallimento. Roma merita altro». Ad affermarlo è il renziano Luciano Nobili.
«Con l’ennesimo rimpasto», dice a sua volta Enzo Foschi, vicesegretario del Pd, «la Raggi dimostra di non avere nessuna strategia per la città e conferma, se ce ne fosse ancora bisogno, tutta la sua inadeguatezza». Parole che suonano come un avvertimento: a nessuno venga in mente di allearsi con lei. «Roma non è un tavolo da poker».
Ma è tutto il gruppo capitolino del Pd a ribellarsi e mettere le cose in chiaro. La Raggi «dopo tre anni e mezzo non è ancora in grado di dare una amministrazione vera alla città. Siamo al record di 19 cambi, è l’ammissione dell’assenza di una visione strategica della città», scrivono i dem in una nota. «La conferma è facilmente riscontrabile nel caos nei servizi ai cittadini e nella paralisi in cui versano le società capitoline. Definire questo cambio, come fa la sindaca, “un momento di responsabilità” è paradossale, dopo che per anni è stata proprio l’irresponsabilità delle non scelte e dell’immobilismo ad avere la meglio sul governo della capitale». Poi l’affondo finale: «Confidiamo anche noi che la politica e soprattutto il governo nazionale prendano al più presto in mano le redini della città intervenendo sui settori nevralgici dei trasporti, dei rifiuti, dell’emergenza abitativa e del sociale».
Povera bambinella, si comprasse una fattoria dove portare tutti gli animali allo stato brado che attualmente circolano a Roma. E per la monnezza? Nel suo podere, dietro la fattoria! Ha ridotto la città più bella del mondo a un mondezzaio.