Salvini, «Orgoglioso e convinto della scelta fatta. Possono scappare, ma prima o poi si vota»

5 Set 2019 14:13 - di Redazione

Non si presenta al passaggio delle consegne, Matteo Salvini, ma dai social commenta. Partecipa. Ironizza e polemizza. E, soprattutto, via Twitter rilancia quella che è la sua ferrea convinzione sopra ogni cosa, prima di qualunque altra considerazione: «Orgoglioso e convinto della scelta fatta: c’era un governo bloccato e litigioso, pronto a cedere ai diktat dell’Europa, e ho deciso di rimettere il destino del Paese nelle mani del popolo italiano». Poi aggiunge: «Ma qualcuno, rinnegando la propria natura, ha preferito il gioco delle poltrone. Possono scappare, Amici, ma prima o poi si vota»…

Opposizione, poi al voto: «Viene prima l’onore dei ministeri»

E a giudicare da quanto aggiunge il leader del Carroccio a stretto giro, sempre su Twitter, potrebbe essere più prima che poi. «Il governo delle poltrone, dei riciclati e dei poteri forti europei non avrà vita lunga», insiste infatti Salvini, annunciando una convinta e veemente «opposizione in Parlamento, nei Comuni e nelle piazze, poi finalmente si vota e… si vince!!! Io non mollo e non mollerò mai Amici, per me viene prima l’onore dei ministeri». Onore, un concetto tenuto evidentemente in secondo piano in questa sfrenata corsa all’occupare caselle e poltrone, tanto che, sempre l’ex ministro degli Interni via social, torna a chiedere «protezione e difesa della nostra Italia, dei nostri valori, della nostra cultura, della nostra identità e della nostra libertà», scrive Matteo Salvini, pubblicando su Twitter l’immagine di un crocefisso in un’edicola campestre. Non solo social: ospite ai microfoni di Radio Anch’io, Salvini torna sull’inciucio a dir poco indigesto, considerando che «Pd e M5S si querelano e poi fanno il governo insieme. Noi con la sinistra non faremmo mai né un condominio né un bar di Paese»…

«La Lega in piazza con mamme e papà contro il Conte Bis»

Un commento sardonico, quello dell’ex ministro in radio, che poi torna a rimarcare le differenze deontologiche e politiche tra il suo partito e gli alleati di governo giallorosso, rilevando: «La Lega è saldamente il primo partito. Siamo orgogliosi della nostra scelta, abbiamo messo la scelta nelle mani degli italiani, poi c’è stata quest’operazione di palazzo». Per questo, aggiunge in conclusione Salvini, «La Lega sarà in piazza contro il Conte Bis», e la sua sarà una «piazza pacifica perché noi ci portiamo i papà, le mamme, mica siamo i centri sociali, i delinquenti di sinistra che tirano le molotov ai poliziotti…», sottolinea il numero uno del Carroccio a Radio anch’io, citando la manifestazione della Lega in calendario per il prossimi 19 ottobre. Nel frattempo, si augura l’ex titolare del Viminale rivolgendosi idealmente al suo successore, «speriamo che nessuno abbia intenzione di smontare quanto ho fatto sul tema sicurezza, immigrazione, lotta agli scafisti, perché non sarebbe un dispetto a Salvini, sarebbe un problema per l’Italia»…


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