Salvini: «Le critiche per la bimba di Bibbiano sul palco? Chi se ne frega»
«Chi se ne frega», Matteo Salvini taglia corto e risponde così ai cronisti di Aria Pulita, trasmissione dell’emittente 7Gold tv, che gli chiedono di replicare ai chi lo criticato per la sua scelta di far salire sul palco di Pontida, Greta, una bambina di Bibbiano. «Non una sola sul palco – si infervora il leader leghista -, ma 50 bambini! Il delinquente è chi ruba i bambini a mamma e papà. Guai a chi ruba i bambini alle loro famiglie per quattrini e verranno fuori casi anche da altri posti, non solo dall’Emilia».
Quando la sinistra esibì un 13enne al Palasharp di Milano
Già, le critiche. Arrivate come se piovesse. Strana pretesa, quella della sinistra, di voler monopolizzare l’utilizzo dei bambini. Nulla da ridire se un a salire sul podio del Palasharp di Milano è un 13enne imbottito di anti-berlusconismo e se ad applaudirlo in prima fila ci sono professori come Gustavo Zagrebelsky, giornalisti come Concita De Gregorio o sapientoni come Roberto Saviano. Succedeva nel 2006. Casca il mondo, invece, se è uno come Salvini a mostrare dal palco di una manifestazione politica una bambina simbolo dell’orrore di Bibbiano, nel cuore dell’Emilia rossa, dove non si contano i minori sorretti ai loro genitori in nome del giro di mazzette e in omaggio all’ideologia gay. Il Pd non sarà il «partito di Bibbiano» come sosteneva Di Maio prima di farci l’alleanza, ma è il partito che a Bibbiano è egemone, e da ben 70 anni.
L’aspetto ridicolo della vicenda è l’estraneità della bambina ai fatti di Bibbiano.